Svizzera: Galleria San Gottardo, approvato ampliamento anche in Italia
Il Consiglio degli Stati, camera alta del parlamento svizzero, ha approvato uno stanziamento di 990 milioni di franchi svizzeri per ampliare l’asse ferroviario del San Gottardo. Un quarto della somma è destinata a lavori sul territorio italiano e servirà ad adattare la linea ferroviaria al trasporto di semirimorchi con un’altezza agli angoli di 4 metri per agevolare il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia. La somma comprende anche 10 milioni di franchi per l’adeguamento della vecchia tratta del Ceneri.
La proposta, contestata dalla commissione preparatoria, era sostenuta dal governo, che vede nel terminal di Lugano Vedeggio un possibile ripiego in caso di blocco da parte italiana. Più in generale, nessuno ha contestato la necessità di adattare il corridoio nord-sud, visto l’atteso aumento del traffico merci, che dovrebbe crescere del 50% entro il 2030 dopo l’apertura della galleria di base del San Gottardo.
“La Svizzera ha interesse ad avere, accanto all’asse del Sempione-Loetschberg, un secondo corridoio di 4 metri di altezza”, ha affermato il socialista Claude Heche, a nome della commissione. Il dibattito si è concentrato, in particolare, sul finanziamento. Con 28 voti contro 15, la Camera ha deciso che i costi dovranno essere coperti in un primo tempo dal Fondo per i grandi progetti ferroviari (FTP), e in un secondo tempo da quello per l’infrastruttura ferroviariaL’aumento di 50 milioni di franchi per realizzare interventi alle galleria sulla linea del Loetschberg, a sud del Sempione, in territorio italiano è stato approvato con 22 voti contro 21 e grazie al voto preponderante del presidente degli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI).
Tale proposta è stata difesa soprattutto da “senatori” bernesi e vallesani.”Tatticamente non è intelligente gonfiare i crediti quando i progetti non ci sono ancora”, ha riconosciuto Doris Leuthard, ministro dell’Ambiente, l’Energia e i Trasporti, precisando che un ampliamento dell’asse del Sempione non è stato discusso nel suo incontro a Roma con le autorità italiane. Altri 230 milioni – concessi alle autorità italiane a titolo di prestito – saranno destinati a lavori sulle linee Chiasso-Milano e Ranzo-Gallarate via Luino. Leuthard ha sottolineato l’importanza di quest’ultima tratta, in particolare in relazione al terminale di Busto Arsizio. L’Italia si era detta pronta a sostenere i costi per l’allargamento del corridoio, ha ricordato, ma se vogliamo farlo combaciare con la conclusione dei lavori per la Nuova Ferrovia Transalpina dobbiamo partecipare al finanziamento. Con 31 voti contro 11 il Consiglio degli Stati ha infine autorizzato il governo a concludere un contratto con Roma sulle misure previste in Italia. Leuthard ha affermato di aspettarsi una firma entro la fine dell’anno.