La Nuova Ferrovia Transalpina sarà in grado di assorbire tutto il traffico merci stradale
Presentato a Berna dall’associazione Iniziativa delle Alpi lo studio sull’impatto che avranno sul traffico merci tra Italia e Svizzera gli interventi infrastrutturali in cantiere per la Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA). In particolare la costruzione della Alptransit e quella del corridoio di 4 metri tra Basilea e Chiasso, nonché l’apertura dei tunnel di base del Gottardo e del Ceneri.
Secondo Heinz Pulfer, l’esperto di pianificazione ferroviaria internazionale che ha presentato la ricerca, la Alptransit sarà in grado di gestire 50 milioni di tonnellate di merci all’anno contro i 38,5 milioni di tonnellate trasportati oggi tra strada e rotaia. Inoltre, grazie al tunnel di base, potranno circolare treni più lunghi e più pesanti. “Concretamente questo significa che grazie alla Alptransit potrà essere trasportata più merce attraverso il Gottardo di quanta oggi ne trasportino strada e ferrovia messe insieme. La capacità disponibile è ampiamente sufficiente per i prossimi decenni”.
“Ogni anno oltre un milione di camion attraversano il Gottardo. La legge però prevede il passaggio di soli 650mila camion” commenta in una nota ufficiale l’Associazione svizzera “per la protezione delle regioni alpine contro il traffico di transito” e sottolinea poi come “oggi la capacità del trasporto merci su rotaia sia sfruttata solo al 59 percento” e che “con la costruzione della Alptransit e del corridoio di 4 metri tra Basilea e Chiasso la capacità delle tracce per i treni merci aumenta di un ulteriore 30 percento (dalle attuali 300 passeranno a 390 al giorno)”.
In Svizzera il dibattito sulle prospettive del traffico transfrontaliero è molto vivo. Jon Pult, il presidente dell’associazione “Iniziativa delle Alpi”, nata per “contenere la crescita del traffico pesante e trasferire il transito delle merci su ferrovia” sostiene che “In teoria nessun camion dovrebbe più viaggiare da confine a confine, la ferrovia può trasportare l’intera quantità di merci”.
Mathias Reynard, Consigliere nazionale, vallesano e membro del comitato dell’Iniziativa delle Alpi rincara la dose: “sfruttiamo ora l’opportunità di trasferimento su rotaia”, “è assurdo costruire una seconda galleria adesso, proprio quando quest’anno apre la NEAT”, “La Alptransit è un investimento nel futuro. La seconda galleria un passo indietro nel passato”.
L’Associazione economica swisscleantech raccomanda di votare “no” al raddoppio della galleria stradale sotto il San Gottardo, in votazione il 28 febbraio, il presidente Nick Beglinger ritiene che «La svolta tecnologica e la necessità di chinarsi su problemi legati al traffico più urgenti, devono spingerci a investire nell’intelligenza, e non nel cemento” e che “in un’ottica di sviluppo tecnologico, nel 2035 il traffico sarà completamente diverso da oggi sia per quanto riguarda la sicurezza sia la capacità. Il trasferimento delle merci su rotaia ha senso anche in un’ottica di economia moderna, che contempli la tutela dell’ambiente. Poiché anche secondo l’Ufficio federale delle strade USTRA la decisione riguardo al risanamento va presa solamente tra dieci anni, ora è necessario respingere chiaramente il tema in votazione”.