Frontiere: Svezia e Danimarca riattivano i controlli
Tornano, con l’inizio del nuovo anno, le questioni legate ai flussi migratori e con esse la decisione di alcuni Paesi membri dell’Unione europea di riprendere i controlli alle frontiere.
Ad oggi, si contano sei Paesi dell’area Schengen che hanno ripristinato i controlli lungo le proprie frontiere. Alla Svezia e alla Danimarca si aggiungono la Francia, la Germania e la Norvegia, anche se quest’ultima non fa parte dell’Unione europea ma solamente dello spazio di libera circolazione.
Dal 4 gennaio 2016, infatti, Svezia e Danimarca hanno introdotto nuovi controlli di frontiera per i viaggiatori che giungono in treno o in automobile attraverso il noto ponte di Øresund, o via mare, e provenienti, rispettivamente, dalle frontiere danesi e tedesche. Pertanto, l’ingresso nel Paese sarà negato a chi non sarà munito dei documenti necessari.
I controlli saranno effettuati a campione e principalmente sulle persone più che sulle merci. Tale operazione, però, avrà ripercussioni sulla fluidità del traffico con possibilità di prolungamenti dei tempi di attesa alle frontiere.
Proprio a seguito di tale provvedimento, valido per tre anni al fine di rallentare il flusso dei migranti, si stanno incrinando i rapporti tra i due Paesi in argomento e ciò ha generato una reazione a catena nel resto d’Europa.
La Danimarca ha introdotto controlli al confine con la Germania per un periodo di dieci giorni, che potrebbero poi essere prorogati, precisando, inoltre, che si tratta di una reazione alle disposizioni della Svezia.
Secondo il decreto dei trasporti svedese, applicabile nel corso dei prossimi sei mesi, stazioni di autobus e operatori marittimi saranno ritenuti responsabili in caso di presenza di passeggeri illegali a bordo.
Al momento, tale responsabilità è prevista soltanto in Svezia e non in Danimarca. Le imprese di autotrasporto i cui veicoli sono diretti in tali Paesi, dunque, dovranno prestare particolare attenzione al fine di evitare le sanzioni previste per l’ingresso di clandestini a bordo dei propri mezzi.
Gloria De Rugeriis