Logistica: Lupi, a fine febbraio il Piano per la portualità
Gli Stati Generali della logistica e della portualità si riuniranno il 9 febbraio. In questa data avrà luogo un confronto sui punti del nuovo piano strategico, la cui stesura è prevista per la fine dello stesso mese. L’appuntamento è stato ribadito dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi nel corso del convegno a Roma “Il sistema logistico Italia: un valore per il nostro paese” organizzato dall’Osservatorio contract logistico del Politecnico di Milano. Al centro della riunione, i temi dello sviluppo di logistica come volano per l’economia del Paese e i dati sul settore raccolti dall’Osservatorio stesso.
Lupi ha spiegato che il Governo è al lavoro sulla semplificazione di controlli e burocrazia, sull’integrazione delle responsabilità dei soggetti coinvolti e sull’introduzione di procedure digitali. Rilanciare il settore dei trasporti è la parola d’ordine: “Come fa un’impresa a competere se ha costi di trasporto del 20% in più rispetto ai concorrenti? Daremo risposte concrete”, ha detto Lupi.
Gli operatori, dal canto loro chiedono soprattutto semplificazione e controlli con una serie di proposte a costo zero, insieme a flessibilità operativa per agevolare nuovi contratti. Al centro della questione le procedure doganali e la necessità di ridurre gli enti coinvolti e responsabilità in gioco.
Presente al convegno anche Bartolomeo Giachino, responsabile nazionale Trasporti per Forza Italia, che ha ricordato come la portualità e la logistica siano uno degli asset che il Paese “deve assolutamente valorizzare per uscire dagli anni della decrescita che hanno impoverito il Paese, ne hanno abbassato la crescita potenziale con un debito pubblico molto più elevato di quello trovato dal “salvatore” Monti”.
Giachino ha poi criticato il fatto che sulla portualità e sulla logistica stiano lavorando a compartimenti stagni il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero dei Trasporti, rivendicando che “le riforme della portualità e della logistica indispensabili per rendere più competitivo il nostro sistema economico e produttivo diminuendo i tempi dei 18 controlli portuali a partire da quelli doganali, semplificando le norme, istituendo il contratto franco destino, utilizzando la telematica a bordo dei mezzi di trasporto etc., vanno fatte in Parlamento”.