Infrastrutture: Friuli Venezia Giulia, Serracchiani incontra Delrio
Il punto sullo stato di avanzamento delle opere programmate in Friuli Venezia Giulia. Lo hanno fatto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
Il primo incontro ufficiale con il neoministro, insediato lo scorso 2 aprile, si è svolto presso la sede romana di rappresentanza della Regione FVG. Serracchiani ha ricordato a Delrio l’elenco delle opere che per il Friuli Venezia Giulia sono considerate essenziali per consentirne la crescita e lo sviluppo, nonché per rafforzare il ruolo di ponte con l’Europa Centro Orientale e di piattaforma logistica.
La lista comprende in particolare la realizzazione della terza corsia dell’Autostrada A4, l’ampliamento del Molo VII del Porto di Trieste, la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia, con la sistemazione del Nodo ferroviario di Trieste e il raddoppio del raccordo Bivio San Polo-Monfalcone, oltre alla costruzione Polo intermodale di Ronchi dei Legionari.
“Al ministro – riferisce la presidente – ho ribadito soprattutto l’interesse della Regione a portare avanti il progetto che avevamo condiviso con il Veneto e con lo stesso Ministero per la velocizzazione della tratta ferroviaria esistente tra Trieste, Udine e Venezia, sottolineando come ci sia già stata la definizione di lavori per i primi 30 milioni di euro spesi sul Nodo di Udine e come altri 50 milioni siano previsti dall’Accordo di Programma che dovrà essere sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) da Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Abbiamo convenuto sulla necessità di un impegno condiviso per reperire i finanziamenti che mancano per arrivare agli 1,8 miliardi di euro che servono per completare l’opera di velocizzazione”.
Le opere sono elencate nel cosiddetto Allegato XII, il Programma delle infrastrutture strategiche del Ministero, recentemente aggiornato e incluso nel Documento di Economia e Finanza (DEF) per il 2015, approvato meno di un mese fa dal Consiglio dei Ministri.