Atac: incontro in Campidoglio, il sindaco Marino rinnova il cda
“Ho deciso di cambiare il cda di Atac dando mandato al presidente Francesco Micheli di rinnovare profondamente management aziendale allontanando tutti i dirigenti responsabili causa di inefficienze”. Lo ha detto oggi in Campidoglio il sindaco di Roma Ignazio Marino in una riunione in cui si è fatto il punto sulla situazione difficile in cui versa il tpl capitolino.
“Intendo scusarmi con i cittadini e i turisti per i disagi inaccettabili nel nostro trasporto locale – ha detto Marino in riferimento ai disagi derivati dallo sciopero bianco che si è svolto nelle ultime settimane a Roma -. Siamo davanti ad una situazione drammatica per i trasporti urbani di Roma dal punto di vista della qualità di vita dei cittadini, della qualità dei servizi e dei conti di Atac. Insieme a Zingaretti abbiamo deciso che da oggi Comune, Regione e Atac si impegnano a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica. Abbiamo dato mandato all’azienda di scrivere un piano industriale vero e forte per indire la gara – spiega – in questo modo anticipiamo l’avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019. L’unica alternativa era chiudere Atac, portare i libri in tribunale e chiudere l’azienda mettendo a rischio lavoratori e servizio sarebbe stata la solizione più facile ma penso che così possiamo farcela senza arrivare a una situazione così drammatic. Rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti di Atac, ai sindacati con i quali ho già fissato un incontro per i prossimi giorni, perché ci sia piena collaborazione abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni del passato. Abbiamo trovato una situazione che non si può che definire di bancarotta e di un indebitamento insostenibile e abbiamo scelto allora di non portare i libri in tribunale ma di tentare una difficile strada con un percorso, un piano di risanamento – spiega – Questo piano ha ottenuto dei risultati ma non è riuscito a produrre quel risanamento che serviva per la qualità della vita delle persone che si spostano ogni giorno in città. Entro il 30 settembre 2015 c’è l’impegno della Regione Lazio di trasferire al Comune 301 milioni di euro come pagamento di vecchi contributi negati dalle destre negli scorsi anni”.
“L’Anav (Associazione nazionale delle aziende a capitale privato del Tpl) condivide la valutazione del primo cittadino che sia arrivato il momento di porre fine a gestioni del trasporto locale che si sono ampiamente dimostrate inefficienti e inefficaci”.
Il Presidente di Anav, Nicola Biscotti, manifesta questo convinzione in una breve nota appena inoltrata al sindaco Marino sollecitando “una profonda riforma della governance e degli assetti gestionali del Tpl romano che veda un ampio coinvolgimento della imprenditoria privata del Tpl manifestando in questo senso la più ampia disponibilità alla collaborazione”.