Ilva, chiusura Riva: Anita chiede un incontro urgente al Governo
L’associazione Anita ha inviato una lettera al Ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, per trovare una soluzione per le imprese coinvolte dal blocco delle attività del gruppo Riva. Dopo il sequestro di quasi un miliardo di euro deciso dal gip di Taranto nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale nei confronti dell’Ilva, il Gruppo Riva ha deciso di fermare la produzione delle attività lavorative in sette stabilimenti esterni al perimetro gestionale dell’Ilva. La chiusura delle attività coinvolge le imprese di autotrasporto fornitrici dei servizi di movimentazione delle merci, le quali rischiano di veder compromessa la propria attività.
“Fatto ancora più grave – scrive l’associazione Anita nella missiva – è che a seguito del provvedimenti del GIP di Taranto, la Società ha sospeso i pagamenti nei confronti dei fornitori, ivi comprese le imprese di autotrasporto, per i servizi già resi. Tale situazione è del tutto insostenibile per le aziende, le quali non vedendosi riconosciuto il pagamento delle fatture a fronte di costi già sostenuti (gasolio, pedaggi, ecc.), non sono nelle condizioni di poter continuare ad operare, considerata l’elevata esposizione finanziaria. Vista la gravità della situazione e delle conseguenze sul settore – conclude la nota – si richiede la convocazione di un incontro urgente per trovare ogni possibile soluzione per le imprese coinvolte, loro malgrado, nella vicenda”.