In India procede lo sviluppo del Tejas e si discute di altri Rafale
Il caccia leggero (LCA) indiano Tejas ha lanciato nei giorni scorsi un missile Rafael Derby (BVRAAM) a guida radar attiva, in modalità “lock-on”, sul test range di Chandipur. Il missile ha distrutto per impatto diretto un target aereo mobile, dimostrando la capacità della piattaforma di Hindustan Aeronautics (HAL) lanciare missili aria-aria oltre il campo visivo. Tra le finalità del test, valutare l’integrazione tra missile e sistemi di bordo, compresa l’avionica e il comportamento dei lanciatori e degli altri dispositivi per il rilascio del missile. In uno statement, l’aeronautica indiana ha dichiarato che il test ha raggiunto tutti gli obiettivi e che il lancio del Derby ha rappresentato il passo più importante per le capacità BVR necessarie all’ottenimento della final operation capability dell’LCA.
Il caccia multiruolo in versione definitiva (ne esiste anche una per l’addestramento, l’LCA Trainer) potrà impiegare missili aria-aria, aria-terra e antinave con una capacità di carico fino a 4 tonnellate, suddivise tra i diversi punti d’attacco centrali subalari. La versione Mk.II sarà inoltre dotata di un radar Aesa e di sistemi di autoprotezione elettronica.
Ma questa non è l’unica notizia che arriva dall’India. In un’intervista, Eric Trappier, presidente di Dassault Aviation, ha dichiarato che il Paese, che ha già ordinato 36 caccia Rafale, potrebbe effettuare un secondo ordine per altrettanti velivoli. “In questo momento – ha detto – stiamo negoziando un secondo contratto per altri 36 caccia”. Trappier ha spiegato che il fabbisogno dell’India è immenso e che nel Paese si sta discutendo anche di 57 nuovi caccia per la marina. “Il mercato asiatico è molto promettente”, ha sottolineato Trappier, che si aspetta un quarto contratto di export per il Rafale nel 2018. Accanto all’India c’è poi la Malesia, che potrebbe, i negoziati sono in corso, ordinare a Dassault 18 Rafale per un valore di 2 miliardi di dollari.