Il Regno Unito al lavoro per equiparare a quello di un F-16 il costo ora di un Eurofighter
In un recente articolo Flightglobal scrive che i miglioramenti capacitivi che la Royal Air Force sta portando avanti sull’Eurofighter permetteranno un abbassamento dei costi operativi della piattaforma europea. In base ad un accordo decennale, “Tytan”, sottoscritto dalla RAF con i partner industriali Bae Systems e Leonardo (il terzo partner industriale europeo del Typhoon è Airbus Group), il costo ora dell’Eurofighter dovrebbe ridursi del 30-40% e permettere un risparmio di 712 milioni di dollari, da – sostiene Chris Boardman, Bae Systems Military Air & Information managing director – “riutilizzare nel programma”.
Varato circa un anno fa a Coningsby, e a Lossiemouth, il programma Tytan è già in grado di attuare risparmi e le sue modalità starebbero già suscitando l’interesse di altri player come Lockheed Martin. Obiettivo principale dell’iniziativa, scrive Flightglobal, è quello di portare il costo ora dell’Eurofighter a quello di un F-16. Le iniziative già poste in essere dalla RAF prevedono un incremento degli intervalli tra una manutenzione periodica e un’altra (per aumentare la disponibilità del velivolo e ridurre le spese per le riparazioni) e lo slittamento della manutenzione “pesante”, inizialmente prevista ogni 400 ore, ogni 500, con l’intenzione finale di arrivare a 750. “Risparmieremo e reinvestiremo sul velivolo fino al 2040”, ha detto Boardman.
Al di la di questo programma, miglioramenti capacitivi sono già in programma per il Typhoon. Lo standard di software P2E è già in fase di prova e sarà disponibile nel 2018, seguito un anno dopo dallo standard P3E. Anno in cui, in base al programma UK “Centurion” la piattaforma integrerà anche i missili Brimstone e Storm Shadow per sopperire al ritiro del Tornado GR4.