Airbus spinge sul C295 per la Malesia
Airbus è disposta ad espandere le forniture provenienti dalla Malesia, a patto di fornire alla RMAF (Royal Malaysian Air Force), già cliente del velivolo da trasporto tattico A400M, la versione da pattugliamento marittimo (MPA) del turboprop C295. “Credo che il nostro velivolo – scrive Jane’s, citando il costruttore europeo impegnato in questi giorni a Kuala Lumpur al Defence Services Asia (DSA) 2018 –, già in servizio in Brasile, risponda perfettamente per la sua maturità al requisito dell’aeronautica malese”.
Airbus così come i concorrenti, tra cui Leonardo, che ha proposto l’ATR 72MP, è in attesa che sia rivelato il numero preciso di unità MPA da acquisire. Stando alle informazioni in circolazione da tempo, si dovrebbe trattare, lo si saprà solo a maggio a elezioni avvenute, di quattro velivoli, da mettere in linea con la RMAF.
A seguito dell’acquisizione dell’A400M, Airbus ha stabilito collaborazioni con aziende malesi, tra cui Composites Technology Research Malaysia, sussidiaria di DRB-Hicom Defence Technologies e Contraves. L’intenzione del costruttore è di aumentare le forniture civili e militari del 25% entro il 2021.
Ma questa non è l’unica notizia che riguarda la Malesia arrivata da DSA. Korean Air Aerospace Division (KAL-ASD) – parte della compagnia di bandiera Sud coreana ha stabilito una partnership con DRB-Hicom Defence Technologies (Deftech) per commercializzare e produrre velivoli unmanned per le forze armate malesi. L’accordo contempla sistemi MALE (medium-altitude long-endurance), tattici, a decollo verticale e un drone ibrido ad ala rotante. E sempre a proposito di Corea del Sud, il governo indonesiano starebbe pensando di porre fine alla partecipazione al programma per un caccia di nuova generazione, il Korean Fighter Xperiment/Indonesia Fighter Xperiment (KFX/IFX). Alla base della decisione ci sarebbero problemi finanziari e, scrive la stampa, “fattori geopolitici”.
“I soldi – dichiara una fonte industriale – non sono il problema principale, anche se problemi in tal senso ci sono. La decisione starebbe maturando a causa di una valutazione sui vantaggi tecnici che l’Indonesia può ottenere attraverso la partecipazione al programma e di alcuni fattori geopolitici (Russia, Usa e Corea del Sud) che il governo deve tenere in considerazione”.