Il Gruppo FS punta al raddoppio della quota di merci trasportate via treno
Aumentare la quota delle merci trasportate tramite ferrovia è uno degli obiettivi più ambiziosi delle politiche europee in tema di crescita sostenibile. Il Gruppo FS, attraverso la nascita del Polo Logistica, intende raddoppiare la percentuale di merci trasportate dai treni nei prossimi dieci anni, passando dall’attuale 11%.
Questo è quanto ha dichiarato Gianpiero Strisciuglio, AD di Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, durante il convegno “Lo sviluppo infrastrutturale del paese. Le scelte del mondo economico” organizzato a Roma da Unioncamere e Uniontrasporti.
La sfida del raddoppio
Strisciuglio ha sottolineato come la sfida del raddoppio della quota di merci trasportate via treno sia importantissima, ma per raggiungerla è necessario recuperare competitività, puntando tutto sull’intermodalità dei trasporti. Durante la tavola rotonda “Ferrovie e Intermodalità dei trasporti”, ha ricordato la resilienza dimostrata dal trasporto ferroviario durante le fasi più acute della pandemia da Covid-19 e ha sottolineato che per promuovere il passaggio delle merci dalla gomma al ferro, dalla strada alla ferrovia, bisogna puntare su una maggiore integrazione tra le differenti modalità di trasporto sin dalla fase della loro pianificazione.
L’importanza dell’intermodalità
Ferrovia, dunque, ma non solo. L’intervento di Aldo Isi, amministratore delegato di ANAS, società del Gruppo FS, durante il convegno ha rimarcato l’importanza dell’intermodalità tra i vari sistemi di trasporto.
Isi ha dichiarato che ANAS ha chiuso il 2022 con 4,6 miliardi di gare e che nei prossimi anni prevede un piano di investimenti molto ambizioso, condiviso con il Gruppo FS, che conta 50 miliardi di euro in 10 anni.
Investimenti infrastrutturali
Per raggiungere il traguardo dello switch modale è indispensabile puntare anche sull’ammodernamento infrastrutturale. La Presidente di RFI, Anna Masutti, durante il convegno ha presentato le opere inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui interventi per ridurre i colli di bottiglia sulle direttrici principali, potenziamento dei collegamenti con Porti e Terminali e sviluppo dell’alta velocità.