SuperJet International russa al 90 per cento
Nonostante le polemiche e le forti resistenze da parte di lavoratori e dei sindacati, Leonardo ha ridotto il suo impegno in Superjet International (SJI), la joint venture con Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC), che si occupa della commercializzazione sul mercato occidentale, training e allestimento dell’aereo regionale Superjet 100 (SSJ 100). Dopo aver venduto il 41% delle azioni al partner russo SCAC, il gruppo italiano è sceso dal 51 al 10% del capitale, con l’intenzione – riportata da diversi organi di stampa – di voler abbandonare del tutto la jv, a causa “della bassa redditività” del programma italo-russo. Secondo la stampa Leonardo avrebbe assicurato di voler tuttavia continuare a cooperare con SCAC sia sulle vendite dell’aereo che sul supporto post vendita.
Istituita nel 2007, SJI ha consegnato 26 SSJ100, 22 dei quali al cliente di lancio occidentale, la compagnia messicana Interjet, mentre i restanti sono andati all’europea CityJet. Per 2017, 2018 e 2019 SCAC conta di vendere rispettivamente 34, 38 e 37 aereomobili. Intanto, Comlux Completion, sussidiaria Usa del provider di servizi business Comlux, ha consegnato ad aprile scorso, il suo primo Sukhoi Superjet S100 (SBJ) in versione VIP alla società kazaka Kazakhmys. Il velivolo è configurato con 19 posti. Dall’entrata in servizio nel 2015, sono stati consegnati nove SBJ, due dei quali alla Royal Thai Air Force, che ne riceverà un terzo nel 2018. Il costruttore, che nel 2016 ha introdotto sul mercato una variante charter pensata per i team sportivi, sta inoltre lavorando ad una versione Extended Range del velivolo, capace di 1.300 km aggiuntivi.