ATR: nel 2017 già ordini per 2,3 miliardi di dollari
Anno positivo per ATR che da gennaio ha ricevuto ordini per 89 aeromobili, per un valore di oltre 2,3 miliardi di dollari, oltre a 20 opzioni. Sale così a 250 velivoli il portafoglio ordini della società, una joint venture paritetica tra Leonardo e Airbus, che corrispondono ad una produzione di circa tre anni. In occasione del salone aerospaziale di Parigi Le Bourget, ATR ha annunciato nuovi accordi che permetteranno sia agli ATR 42-600 che agli ATR 72-600 di crescere in nuovi mercati, in particolare in Cina e in Africa. Shaanxi Tianju Investment Group ha infatti firmato una lettera di intenti per l’acquisto di 10 ATR 42-600 mentre Xuzhou Hantong Aviation Development ne ha acquistati tre dello stesso tipo.
Due 72-600 sono stati invece acquistati da Air Senegal, per un valore di circa 50 milioni di euro a prezzo di listino, e saranno consegnati a novembre di quest’anno. Inoltre un ATR 72-600 andrà alla svedese BRA, che porta la flotta totale di ATR 72-600 a 10 aeromobili, e un ATR 72-600 ad Air Tahiti, partner di lunga data che opera ATR da tre decenni. All’inizio di quest’anno, ATR aveva inoltre firmato un accordo per 50 ATR 72-600 con l’indiana IndiGo, insieme a ordini per 20 ATR 72-600 e 20 opzioni con il vettore di bandiera dell’Iran, Iran Air.
“Il livello delle vendite in meno di sei mesi riflette un’evoluzione positiva sul mercato e dimostra che gli aerei ATR sono la scelta ottimale per aprire nuove rotte ai costi operativi più bassi – ha dichiarato Christian Scherer, amministratore delegato di ATR -. Ovunque esista un potenziale di connettività regionale, i nostri aerei forniscono la soluzione migliore. Le comunità regionali della Cina, dell’India, dell’Iran o del Senegal stanno per sperimentare ciò che gli ATR-600 possono portare, non solo in termini di comfort dei passeggeri, ma anche in termini di sviluppo aziendale”