Controlli non Distruttivi nell’aerospazio: un simposio AIPnD il 4 aprile a Volandia
L’Associazione Italiana Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica e Laboratori di Prova ETS (AIPnD) organizza il prossimo 4 aprile una Giornata Aerospaziale a “Volandia – Parco e Museo del Volo” presso l’Area Ex officine Aeronautiche Caproni (Varese) per illustrare lo stato dell’arte dei Controlli Non Distruttivi nell’impiego aerospaziale.
I relatori affronteranno da un lato temi che riguardano l’attuale scenario sull’accreditamento dei processi, sulla qualifica del personale addetto e sui relativi obblighi e requisiti istituzionali, dall’altro presenteranno le più innovative metodologie di controllo rivolte alle più recenti e sfidanti tecnologie produttive.
La giornata prevede anche l’opportunità per i partecipanti di visitare il Museo del Volo di Volandia, un progetto nato dal recupero delle storiche Officine Aeronautiche Caproni, fondate nel 1910 a Malpensa, un Parco e Museo dedicato al sogno del volo che con oltre 60.000 mq. di pura archeologia industriale permette di fare un tuffo nella storia dell’aeronautica e dello spazio in Italia per chiudere una giornata di memorie tecniche ripercorrendo così le origini della “nostra” industria aerospaziale: dai voli pioneristici in mongolfiera fino al Convertiplano di Leonardo Elicotteri, perfetta fusione tra volo orizzontale e verticale.
Una giornata – spiega l’associazione – ricca di contenuti e spunti rivolti a chi, non necessariamente operante nel settore aerospaziale, è convinto che solo con l’eccellenza tecnologica si possano superare le sfide di oggi e domani.
Le Prove non Distruttive
Le Prove non Distruttive (PnD) sono il complesso di esami, prove e rilievi di controllo condotti – come indica il termine stesso – impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione o l’asportazione di campioni dalla struttura esaminata.
I metodi più comunemente utilizzati si basano su ultrasuoni, radiazioni X e gamma, vibrazioni, induzione elettromagnetica, liquidi penetranti, oltre a metodi quali termografia, endoscopia, emissione acustica, neutrografia, olografia e interferometria ottica, tomografia, olografia acustica.
I risultati delle indagini condotte applicando questi metodi sono alla base per la valutazione della qualità di un prodotto, per l’esame dell’integrità strutturale di un componente, per la diagnosi e ricerca delle cause di malfunzionamenti di macchinari.
Si tratta quindi di metodi molto simili a quelli impiegati in medicina quando con raggi X, ultrasuoni e altre tecniche d’esame si costruisce il “quadro clinico” per la valutazione dello stato di salute o patologico di un paziente. Solo che nel caso dell’industria aerospaziale, le analisi sono condotte su materiali che vanno dai metalli, ai compositi, alle plastiche, su componenti come recipienti a pressione, turbine, valvole, pompe, motori, gru, su mezzi di trasporto come aerei, razzi e navicelle spaziali.
Un campo di applicazioni quindi molto esteso e importante per verificare qualità dei prodotti, la sicurezza e l’affidabilità degli impianti delle strutture dei mezzi di trasporto e garantire la tutela dell’ambiente e dei beni strumentali.