La Fondazione Fsi ha riattivato 4 linee ferroviarie storico-turistiche
La Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane (Fsi) ha riattivato 4 linee ferroviarie storico-turistiche. Si tratta di quella della Valle dei Templi di Agrigento; della “Ferrovia del Lago” da Palazzolo sull’Oglio a Paratico-Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo; della “Ferrovia della Val d’Orcia”, da Asciano a Monte Antico nel paesaggio delle “Crete Senesi”, e della “Ferrovia del Parco” da Sulmona a Castel di Sangro, la seconda ferrovia più alta d’Italia dopo il Brennero, passando per Roccaraso e i boschi della Majella. La loro valorizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con Rete Ferroviaria Italia, che gestisce l’infrastruttura.
Di questo tema ma anche del riutilizzo delle ferrovie secondarie e delle linee dismesse si è discusso ieri nella sede Fs di Villa Patrizi a Roma, durante il convegno organizzato dalla Fondazione Fsi e dal Collegio ingegneri ferroviari italiani. Si è fatto il punto sull’attuale stato delle tratte che non sono più interessate da consistenti flussi di traffico e il loro possibile recupero per una mobilità sostenibile e per scopi turistici. Al dibattito ha partecipato anche la senatrice del Partito democratico Laura Cantini, prima firmataria di un disegno di legge per il recupero, la valorizzazione e la manutenzione delle tratte ferroviarie in disuso o dismesse.