Frana Andora: Fercargo, ripristinare velocemente il collegamento ferroviario
L’Associazione delle Imprese Ferroviarie italiane del settore merci richiama, attraverso una nota, l’attenzione sulle difficoltà del trasporto cargo sulla linea ferroviaria tra Francia e Italia via Ventimiglia, in seguito alla frana verificatasi tra Andora e Cervo.
FerCargo, l’associazione di categoria che riunisce le Imprese Ferroviarie del settore merci indipendenti dal Gruppo FSI, chiede “una maggiore sensibilizzazione da parte di media e istituzioni, attenzione anche verso il traffico cargo attivo sulla linea coinvolta, settore che sta subendo pesanti disagi a causa dell’incidente e del successivo blocco del traffico. Come noto – si legge nel comunicato -, le Imprese che effettuano regolarmente collegamenti tra la Francia e l’Italia via Ventimiglia sono oggi impossibilitate a operare per l’interruzione della linea; quello che più preoccupa è che non solo a distanza di quasi due settimane dall’evento non sono ancora iniziate le operazioni di ripristino della linea, ma soprattutto che ancora a oggi non è dato sapere quando tale operazioni saranno avviate; tenendo conto che sono state stimate ancora tra le 6 e le 8 settimane di lavoro, dall’avvio del cantiere, per la riattivazione della circolazione, si rischia uno stop troppo lungo all’operatività di queste aziende”.
La società FuoriMuro aveva lanciato nei giorni scorsi il proprio appello alle Istituzioni: “La frana tra Andora e Cervo ci impedisce di effettuare i servizi di trasporto tra la regione marsigliese e l’Emilia Romagna di prodotti energetici e casse mobili che avevamo attivato dall’ottobre 2013”, recitava la nota emessa dall’Impresa Ferroviaria lo scorso venerdì 24 gennaio “questo sta creando alla nostra azienda ed ai nostri clienti molte difficoltà; abbiamo bisogno di avere date certe e tempi brevi per la riattivazione del servizio”.
“Auspichiamo per il bene del sistema, che le Istituzioni coinvolte superino rapidamente l’impasse creato e diano al più presto una riposta in merito alla definizione di una data certa per la messa in sicurezza dell’area e il ripristino della circolazione” conclude la FerCargo.
