Ferrovie: inaugurata la Arcisate-Stabio, nuova linea transfrontaliera con la Svizzera
È stata inaugurata oggi dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio la nuova linea ferroviaria transfrontaliera Arcisate-Stabio. Si tratta del primo valico transfrontaliero tra Italia e Svizzera senza stazione di confine. Domenica 7 gennaio 2018 sarà avviato il servizio commerciale, con le relazioni Varese-Lugano e Varese-Como via Chiasso, gestito dalla società TILO (Treni Regionali Ticino Lombardia). Inoltre, riprenderà – conclusi i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico – anche il servizio commerciale sulla linea Varese – Porto Ceresio, parte integrante del nuovo collegamento Arcisate-Stabio.
A bordo del primo convoglio, nel viaggio inaugurale da Mendrisio a Induno Olona, hanno viaggiato Doris Leuthard Presidente della Confederazione Svizzera, Roberto Maroni Presidente della Regione Lombardia, Philippe Gauderon Direttore Infrastrutture delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), Cinzia Farisè Presidente di TILO e Amministratore Delegato di Trenord e Maurizio Gentile Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana. Presenti anche i rappresentanti degli Enti locali dei territori attraversati dalla nuova infrastruttura.
Delrio ha ricordato che “la stima dei costi di 260 milioni” per gli otto km della linea italiana, che comprende tre stazioni “è stata rispettata. Sono venuto qui nel 2015, appena nominato ministro e sono stato accolto da cartelloni, segno di sfiducia. Ma subito ci siamo messi a lavorare. Ringrazio dunque gli operai che hanno lavorato intensamente, gli ingegneri, le persone impegnate in questa grande operazione, che trova l’adesione sincera e convinta delle regioni, che è la ‘cura del ferro‘ è che prevede di passare da 4 mld tra il 2012 a il 2014 a 33 miliardi al 2017″. “Ci interessava promuovere anche un modello di sviluppo sostenibile – ha aggiunto Delrio – Abbiamo molto da imparare dalla Svizzera sullo sviluppo sostenibile e sul trasporto merci su rotaie. L’obiettivo è arrivare al 50% delle merci da trasportare su rotaie entro prossimo cinque anni. I risultati ad oggi ci dicono che si può fare. Questo è il modello che vogliamo e dobbiamo proporre per il futuro e per il presente. Il Governo svizzero è stato molto vicino e molto paziente”. Di “opera importantissima” ha parlato Gentile, ricordando alcune delle difficoltà incontrate nel percorso, come ad esempio il ritrovamento dell’arsenico nei terreni. “Abbiamo cambiato azienda con l’obiettivo di chiudere tutto in due anni e ci siamo riusciti”. Si tratta, ha sottolineato, della prima linea transfrontaliera “realizzata dopo oltre un secolo dall’ultima. Un vero collegamento europeo”.
In territorio italiano il tracciato ferroviario Induno Olona-Arcisate-Stabio (oltre 8 km) si sviluppa dal ponte sul fiume Olona, a Nord di Varese, al confine di Stato con la Svizzera. Il tracciato ferroviario attraversa i centri urbani di Induno Olona e Arcisate, la valle del torrente Bevera per poi connettersi nella piana di Gaggiolo (comune di Cantello) con la linea Stabio-Mendrisio, realizzata dalle Ferrovie Federali Svizzere.
Le principali opere d’arte realizzate sono il viadotto (sette campate, 450 metri) che attraversa la valle del torrente Bevera, la Galleria “Induno” (circa 950 m) e la Galleria “Bevera” (970 m), tra Arcisate e Cantello, e il ponte Baranzella (40 m). Nei comuni di Induno Olona e Arcisate la nuova linea corre in una trincea profonda fra i 6 e gli 8 metri sotto il piano campagna. Sono così superate le interferenze con la rete stradale, ricucendo il tessuto urbano e diminuendo l’impatto visivo e acustico.
La nuova linea ferroviaria transfrontaliera è dedicata al trasporto passeggeri, con velocità commerciale fino a 100 km/h. La circolazione ferroviaria sarà gestita e controllata a distanza dal Posto centrale di Milano Greco Pirelli. Il sistema di alimentazione elettrica dei treni è a 3 kV in corrente continua fino al confine di Stato, dove avviene il cambio di tensione a 15 kV in corrente alternata, in uso sulla rete svizzera. Attivate anche le tre nuove fermate di Induno Olona, Arcisate e Cantello Gaggiolo.
Le opere civili, di armamento e di trazione elettrica sono state realizzate dall’impresa Salcef; quelle tecnologiche dall’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) CEIT-Alstom. La direzione lavori è stata curata da Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS Italiane. Nei cantieri si sono registrate punte massime di 350 operai al lavoro mentre oltre cento tecnici RFI e Italferr sono stati impegnati nella realizzazione dell’opera.
Da inizio dicembre, per la particolarità della linea, i tecnici stanno effettuando prove per testare le condizioni di esercizio e le tecnologie installate, come l’innovativo sistema di transizione dinamica che consente il passaggio “in corsa” dalla rete ferroviaria italiana a quella svizzera e viceversa.
Sulla linea Varese-Porto Ceresio, infine, sono state portate a termine opere per il consolidamento statico di ponti e scarpate, realizzati camminamenti pedonali, rinnovati 10mila metri di binario lungo tutta la tratta, rinnovati il sistema di alimentazione elettrica dei treni a 3 kV e tutti gli impianti di sicurezza e segnalamento. Inoltre, le stazioni di Porto Ceresio e Bisuschio sono state interessate da lavori di restyling e interventi di ammodernamento con la realizzazione di nuovi marciapiedi di stazione alti 55 cm, nuove pensiline, riqualificazione degli ambienti, nuovi sistemi di informazione al pubblico e percorsi per persone a ridotta mobilità e con disabilità.