Fercargo,TSI Telematics: Si all’interoperabilità ma non a spese del cargo ferroviario
Fercargo chiede la definizione di una transizione digitale non penalizzante per il trasporto ferroviario delle merci
FerCargo-l’associazione italiana degli operatori del cargo ferroviario– prende posizione nei confronti dell’Unione Europea e chiede al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di supportare la propria causa.
“Vogliamo evidenziare quanto sia cruciale ed essenziale la nostra attività a livello europeo e in parallelo chiedere al MIT di intervenire con decisione affinché sia l’Italia, inteso come Governo, ad assumere una posizione ferma nei confronti della Commissione UE per tutelare il nostro settore” afferma Mauro Pessano, dal 2024 Presidente di FerCargo.
Nello specifico, l’associazione accoglie favorevolmente l’obiettivo del TSI Telematics (Technical Specifications for Interoperability), lo standard europeo che regolamenta l’interoperabilità informatica tra operatori ferroviari, infrastrutture, terminal e altri attori, ma mette in guardia rispetto a possibili effetti negativi sulla competitività del trasporto merci.
Le criticità evidenziate da Fercargo
La posizione di Fercargo evidenzia importanti criticità nel regolamento proposto presentando ambiguità sui contenuti, sui destinatari, sulla frequenza e sulle modalità di condivisione delle informazioni, senza garanzie chiare sulla gestione, le finalità e la tracciabilità dei dati operativi e commercialmente sensibili.
La confusione tra trasporto passeggeri e merci, l’accesso esteso e non selettivo ai dati, il rischio di costi sproporzionati a carico degli operatori medi e piccoli, e la totale assenza di un piano tecnico-economico di accompagnamento, rendono dunque il testo insostenibile nella forma attuale.
Le raccomandazioni di Fercargo
“Alla luce delle criticità evidenziate, si raccomanda di: sostenere una condivisione dei dati selettiva, tracciabile e limitata ai soggetti funzionalmente coinvolti; richiedere chiarimenti puntuali su obblighi, tempistiche, destinatari e licenze dei dati; proporre l’introduzione di una clausola di proporzionalità per evitare aggravi ingiustificati su operatori medi e piccoli; escludere i dati commercialmente sensibili da obblighi di accesso o diffusione pubblica; chiedere un trattamento differenziato e più aderente alla realtà del trasporto merci; sollecitare la Commissione e l’Agenzia a prevedere un piano di accompagnamento tecnico-economico, con transizione graduale e strumenti finanziari adeguati”- prosegue e conclude Pessano.
Fercargo si ritiene disponibile a collaborare con il Ministero e le Autorità competenti per presentare proposte di emendamento dettagliate sui singoli punti e rinnova quindi la richiesta, anche in vista dei prossimi passaggi in sede RISC (Railway Interoperability and Safety Committee), di definire una posizione nazionale che garantisca una transizione digitale coerente, proporzionata e non penalizzante per il trasporto ferroviario delle merci.
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