Approvato Accordo di programma Stato/Regione su collegamento ferroviario Aosta-Torino
La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato la stipula dell’Accordo di programma quadro per il collegamento ferroviario funzionale Aosta-Torino, con l’Agenzia per la coesione territoriale e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’Accordo prevede l’acquisizione di sistemi di trasporto ferroviario innovativi per la linea (treni bimodali), per una spesa complessiva pari a 47milioni 852 mila 660 euro, finanziata per 20 milioni 852mila 660 euro a valere sul Programma attuativo regionale (PAR) FAS Valle d’Aosta 2007/13 e per 27 milioni di euro sulle risorse statali del Fondo istituito all’art. 18, comma 1, del decreto-legge n. 69/2013 (Decreto Del Fare).
A maggio 2015 la Regione aveva stipulato il contratto per la fornitura di 5 treni bimodali, a doppia trazione Diesel ed elettrica, comprensiva della manutenzione per 5 anni, con la società svizzera Stadler Bussnang AG e, a luglio 2015, quello con la Net Engineering per il servizio di Direttore di esecuzione del contratto di fornitura. L’intervento ha lo scopo di raggiungere con urgenza gli obiettivi minimi di miglioramento del collegamento ferroviario funzionale tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, eliminando la rottura di carico a Ivrea e limitando i conseguenti disagi per l’utenza.
L’Accordo impegna Stato e Regione fino alla completa realizzazione dell’intervento e disciplina il trasferimento alla Regione delle risorse a carico dello Stato e prevede la possibilità di rimodulare il quadro finanziario dell’intervento, senza necessità di ulteriore atto integrativo, qualora, successivamente si disponga della copertura finanziaria necessaria per l’acquisto di treni supplementari.
Per il Presidente della Regione Augusto Rollandin “l’Accordo di programma quadro rappresenta quindi il presupposto fondamentale per avanzare con ulteriori attività finalizzate a sostenere il proseguio dell’intervento di valenza strategica e di interesse sovraregionale e poter raggiungere un concreto impatto, in tempi brevi, sul recupero dei tempi di percorrenza della tratta”.