Piloti commerciali: il 13 per cento ha sintomi depressivi
La depressione è molto diffusa tra i piloti di aviazione commerciale anche se il problema viene spesso negato, Secondo uno studio dell’Università di Harvard pubblicato da Environmental Health, infatti, il 13% dei piloti commerciali ha sintomi associabili alla depressione, che nel 4% arrivano ai pensieri suicidi. I ricercatori hanno sottoposto a quasi 3.300 piloti da diverse nazioni un questionario tra quelli comunemente usati per rilevare la depressione, ricevendo risposta da oltre 1.800. Le donne, il 4% dei piloti, sono risultate più colpite dal problema, come avviene anche nella popolazione generale.
“I piloti commerciali rimangono riluttanti nel cercare trattamenti per la depressione – scrivono però gli autori -, per paura di essere lasciati a terra. Noi raccomandiamo alle compagnie aeree di aumentare il supporto per i trattamenti preventivi dedicati alla salute mentale”.
Anche per questo, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha pubblicato una proposta indirizzata alla Commissione europea riguardante nuove regole operative per supportare meglio la salute mentale dei piloti. Tra le proposte: assicurarsi che tutti i piloti abbiano accesso a programmi di supporto; dare mandato alle compagnie aeree di effettuare una valutazione psicologica dei piloti prima che inizino il servizio; introdurre un regolare test per il rilevamento di alcol ed eventuali droghe a cui sottoporre i piloti e l’equipaggio in servizio dopo un incidente, a seguito di legittimo sospetto; effettuare a sorpresa un test di positività ad alcol e droga dopo la riabilitazione e il ritorno al lavoro.