Sblocca Italia: Delrio, dopo la sentenza della Corte Costituzionale più intesa con le Regioni
La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 dello Sblocca Italia nelle parti in cui non si prevede che l’approvazione dei progetti avvenga d’intesa con la Regione interessata, è stata oggetto di un question time presentato dall’onorevole Scotto e a cui ha risposto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
“La problematica del rispetto delle competenze tra Stato e Regioni è delicata e ha la massima attenzione del Governo. – ha detto Delrio – Non intendiamo certo fare decreti autoritari con i provvedimenti del Governo, ma produrre effetti positivi sul Paese. Occorre tenere presente, infatti, che in ambito concorrente va prevista la partecipazione delle Regioni e vanno quindi realizzate le procedure concertative come indica la Corte”.
Lo Sblocca Italia, ha spiegato poi Delrio, è nato in un periodo di crisi per semplificare le opere e per porre in essere una serie di interventi di stimolo all’economia , “ed era nostra opinione che i passaggi nelle Conferenze dei servizi fossero sufficienti in presenza del fatto che queste infrastrutture siano strategiche per i territori. La Corte è di diverso avviso e le sentenze della Corte non siamo abituati a discuterle ma le applichiamo”.
Dunque, ha concluso il ministro, ora si procederà, con le opere dello Sblocca Italia, allo stesso modo con cui si è portato avanti il Piano strategico nazionale della logistica e della Portualità, che era stato sottoposto solo informalmente alla Conferenza delle Regioni e che ha avuto lo stesso pronunciamento della Corte, e per il quale poi è stato riavviato l’iter per acquisire una intesa formale. “Nessuna volontà lesiva, quindi, verso le Regioni – ha specificato Delrio -. La Corte ci induce a un’attenzione sempre maggiore e così faremo in una leale collaborazione tra le diverse componenti della Repubblica”.