Responsabilità fiscale appalti e subappalti: Confimi plaude all’abrogazione
Il Governo, all’interno del decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, ha definitivamente abrogato la responsabilità solidale fiscale negli appalti pubblici. Il testo entrato in Consiglio dei ministri, sancisce il superamento della responsabilità solidale in ambito fiscale tra appaltatore e subappaltatore per quel che riguarda il versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente riferite al rapporto di subappalto.
Paolo Agnelli, presidente di Confimi – la Confederazione dell’industria manifatturiera privata – ha espresso soddisfazione per l’abrogazione della norma.
“E’ la fine di un incubo da dimenticare in fretta. Finalmente – sostiene Agnelli – è stata abrogata una delle norme più assurde della storia repubblicana. Si è trattato di una norma incredibile perché è riuscita contemporaneamente da una parte ad avvallare il comportamento dei debitori intenzionati a sospendere i pagamenti e dall’altra a rendere impossibile la vita a chi invece voleva onorare i propri debiti nei termini”.
Secondo Agnelli, la norma “ostacolava il regolare funzionamento dei rapporti fra imprese nuocendo negativamente al sistema economico; generava una sproporzionata proliferazione giornaliera di adempimenti amministrativi (autocertificazioni) divenuti indispensabili per il già difficile incasso dei crediti commerciali; risultava inutile poiché il fornitore che froda, comunque, autocertifica senza remore; violava i principi di eguaglianza creando distorsione della concorrenza sfavorendo chi affidava commesse (appalti) a prestatori nazionali, anziché a soggetti non residenti; contrastava con i principi della Direttiva 2011/7/UE contro i ritardati pagamenti. Le frodi – come testimonia la maxi frode da 250 milioni di euro evidenziata dal comunicato stampa delle Entrate del 29 ottobre – va contrastata con azioni di intelligence ‘combattute’ sul posto. Bisogna smetterla – chiosa Agnelli – di caricare su tutti le colpe di pochi con misure che finiscono per rivelarsi solamente dannose per il sistema economico. Serve maggiore sensibilità e quindi è positivo che il Governo abbia finalmente accolto i numerosi appelli che si sono incessantemente susseguiti dall’entrata in vigore della norma (ottobre 2012) e che le stesse commissioni Parlamentari hanno ben evidenziato nella relazione dello scorso agosto. Ora le problematiche in tema di responsabilità negli appalti si concentrano solo in seno alla legge Biagi nella quale è stato inserita la funzione di sostituto d’imposta per il committente che dovesse risultare obbligato in solido con l’appaltatore. Questa tuttavia è un’altra storia sulla quale, comunque, saranno opportune le debite riflessioni alla ricerca di un punto di equilibrio accettabile da parte delle imprese”.