Auto: certificato di proprietà e libretto in un unico documento
Con la riforma della pubblica amministrazione dovrebbe realizzarsi l’attesa integrazione tra le competenze del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’Aci, e della Motorizzazione che dovrebbero confluire in un’unica agenzia presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Infatti, come ha annunciato dal viceministro ai trasporti Riccardo Nencini, l’automobilista avrà un solo documento per l’auto al posto dei due attuali, ossia il certificato di proprietà del veicolo prodotto da Aci e il libretto di circolazione emesso dalla Motorizzazione, sotto la responsabilità del ministero. Entro il 28 febbraio prossimo il governo dovrà approvare il regolamento attuativo.
Ma cosa cambierà all’atto pratico? In sostanza per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà si pagheranno 61 euro contro gli attuali 100. Un’anomalia tutta italiana che entro la fine del mese dovrebbe trovare una risoluzione. Sul tema si era pronunciata lo scorso 7 febbraio anche l’Autorità Antitrust che aveva chiesto l’istituzione di “un’unica agenzia sottoposta alla vigilanza del ministero dei trasporti in cui far confluire le funzioni ad oggi svolte dal MIT e da Aci”, precisando che la nascita della nuova agenzia avrebbe avuto come conseguenza “l’introduzione di un’unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento contenente i dati di proprietà e di circolazione” degli autoveicoli. Tutto ciò, nell’ottica di una “semplificazione amministrativa” nella gestione delle banche dati.
L’Antitrust segnalava anche come non ammissibile la commistione tra l’attività istituzionale di gestione del PRA, le attività federali del settore dell’automobilismo e una serie di altre attività commerciali, soggette a concorrenza, non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Infatti, se la carta di circolazione emessa dalla motorizzazione è l’unico documento valido per la circolazione dei veicoli in tutti i paesi, per l’ordinamento italiano c’è anche la necessità di iscrivere il veicolo al PRA gestito dall’Aci. Solo attraverso l’iscrizione al registro, l’intestatario del veicolo ne diventa proprietario.
Gloria De Rugeriis