Giornata Internazionale della Donna nel Settore Marittimo, Wista Italy visita il Porto di Trieste
L’evento è stato indetto dall’Organizzazione Marittima Internazionale
Wista Italy, l’Associazione delle professioniste dello shipping e della logistica, ha visitato il porto di Trieste lo scorso venerdì, con una delegazione guidata dalla Presidente Costanza Musso, in prossimità della giornata internazionale delle donne nel marittimo, svoltasi ieri , nell’ambito delle sue iniziative “di porto in porto”.
“È stata una giornata interessante, istruttiva e ricca in cui le socie hanno potuto cogliere numerosi spunti e approfondire diverse realtà non sempre note a tutte. Indubbiamente quello di Trieste è un porto dove la presenza femminile, sia a livello armatoriale che di responsabilità operative, brilla in modo particolare e può rappresentare un modello a tendere per altre realtà portuali”, ha fatto sapere Costanza Musso.
La giornata è cominciata con una visita all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, dove il presidente designato e il Commissario hanno delegato ad accogliere Francesca Trampus e Roberta Manzi, rappresentanti a pieno titolo delle molte donne che lavorano in posizioni di responsabilità nelle autorità portuali del nostro paese ma che, ancora oggi, non riescono ad arrivare alle posizioni di governance. Infatti anche in questa fase di rinnovi delle cariche di ben 14 autorità portuali i nomi femminili, per il momento, non sono contemplati.
Il primato del Porto di Trieste
Le responsabili dell’Autorità Portuale hanno illustrato l’attuale porto di Trieste alle socie Wista, con tutte le sue complessità e i progetti di espansione futuri. Molto interessante il primato del Porto di Trieste dove ben il 50% delle merci in uscita avviene via treno. Si tratta infatti del primo porto italiano per utilizzo dell’intermodalità e forse l’unico ad aver costituito una funzione ad hoc in questo senso, di cui è responsabile Antonio Gurrieri, prossimo Presidente dell’Autorità Portuale. Un porto dove si è studiato, in modo particolare, il ruolo di interconnessione con il territorio e le problematiche di instradamento della merce.
La visita di Wista Italy agli operatori del porto
Wista ha consegnato il suo Crest alle rappresentati dell’Autorità Portuale e poi la giornata è proseguita con un giro del sito e la visita di alcuni degli operatori principali del Porto di Trieste. È stato prima visitato il terminal Pacorini Silocaf, dove Massimiliano Scaramelli ha illustrato con grande passione e dovizia di dettagli l’iter di ingresso nei magazzini, di stoccaggio, di processo nei silos del caffè crudo e le successive fasi di lavorazione e spedizione ai clienti. Alla fine della visita c’è stato il tempo per un saluto con Elisa Pacorini, terza generazione della famiglia imprenditoriale.
La seconda tappa è stata al terminal Samer dove arrivano navi ro-ro con traffico di semirimorchi ma anche container refrigerati, tanks e merce varia. Il porto si presentava particolarmente pieno ma l’operatività scorreva senza problemi e le socie hanno potuto salire sulla nave DFDS in linea da Trieste alla Turchia, ospiti del comandante grazie a Lilli Samer, socia Wista Italy e padrona di casa.
Le socie sono rimaste colpite dai numeri del Gruppo Samer che ha sviluppato un modello di intermodalità Italia-Turchia veramente importante, infatti il terminal nel 2024 ha raggiunto i 115.000 teu e 350.000 semirimorchi.
Il Terminal HHLA PLT
L’ultima visita è stata quella al terminal HHLA PLT dove le socie sono state ricevute dalla Managing Director Guyonne Querner e dal CEO Antonio Barbara che hanno illustrato con giusto orgoglio i risultati raggiunti e i progetti in cantiere di questa realtà, giovane ma molto dinamica, che accoglie navi general cargo, ro-ro e container in un’area totalmente bonificata con un progetto di riqualificazione iniziato solo nel 2021.
WISTA (Women’s International Shipping & Trading Association) è un’organizzazione internazionale per le donne con ruoli chiave e posizioni dirigenziali nei settori marittimo, commerciale e logistico. La sua mission è attrarre più donne nell’industria marittima e sostenere le donne in posizioni dirigenziali attraverso networking, formazione e mentoring, con la convinzione che la diversità di genere sia fondamentale per un futuro sostenibile per l’industria marittima a livello internazionale.
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