Assoporti: necessario un confronto con l’Ue
I porti italiani chiedono al Governo di aprire “con urgenza” un confronto con l’Unione Europea sulla politica portuale. A giudizio di Assoporti, che ha diffuso una nota, ”servono nuove formule finanziarie, supportate da normative, comunitarie e nazionali, coerenti con l’obiettivo primario di incentivare investimenti privati in porti compressi fra l’esigenza di realizzare nuove infrastrutture (in particolare nel settore container) e la carenza ormai cronica di fondi pubblici”.
Assoporti ricorda che in Germania è entrato in questi giorni in funzione il primo mega terminal oceanico per grandi navi porta container, quello di Wilhelmshaven, mentre a Barcellona è stato inaugurato il nuovo Terminal Catalunya di Hutchison Port Holding e sono stati decisi 100 milioni di investimenti nei terminal esistenti.
“I porti italiani – afferma il presidente di Assoporti, Luigi Merlo – chiedono con urgenza al governo di aprire un confronto con l’Unione Europea sia sul tema dei tempi delle concessioni che Bruxelles vorrebbe ridurre, sia sulle regole del gioco che il commissario ai Trasporti Siim Kallas ha confermato voler riscrivere nell’ottica di una maggiore trasparenza, di certezze per gli operatori e di un ingresso in banchina di soggetti esterni al sistema”.
“E’ un momento delicatissimo – prosegue Merlo – anche perché la dimensione della sfida lanciata dal mercato e dai grandi container operators non consente esitazioni di sorta. E’ peraltro significativo come il governo spagnolo e quello della Catalogna, impegnati in un taglio drastico di tutte le spese, abbiano invece incrementato i fondi per la portualità”.