Armi chimiche a Gioia Tauro: Venizelos, tutelare il Mediterraneo
“E’ importante distruggere le armi chimiche siriane, ma è altrettanto importante difendere le acque del Mediterraneo. Questa è una ‘conditio sine qua non’ per portare a termine questo processo”. Lo ha detto il ministro degli esteri greco, Evangelos Venizelos, ad Atene, nell’ambito della conferenza sulla strategia europea per la macroregione Adriatico-Ionica.
“Stiamo collaborando con l’Onu, i Paesi Ue e altri esterni all’Unione, oltre che con varie organizzazione ambientaliste – ha proseguito Venizelos, il cui governo ha la presidenza di turno dell’Ue – per assicurarci che il Mediterraneo non ne abbia a soffrire”.
Venizelos ha ricevuto rassicurazioni in tal senso da parte dell’Opac, l’organizzazione per le armi chimiche cui è affidato lo smaltimento dell’arsenale siriano. Dopo la partenza dal porto siriano di Latakia e il trasbordo in quello di Gioia Tauro, i materiali chimici saranno smaltiti in acque internazionali nel Mediterraneo a bordo di una nave statunitense. La tabella di marcia definita con l’Onu, sta però subendo ritardi.
