Rigenerazione, accoglienza, sinergie tra città e mare: presentato il progetto del waterfront di Trapani
Creare cortocircuiti da e verso la città, verso l’acqua come verso terra, ma anche verso il territorio di appartenenza. Creare le premesse per costituire non tanto un insieme inerte di edifici e spazi aperti, congelati in un masterplan, quanto un campo relazionale e multidirezionale a funzioni miste; realizzare un’interfaccia che funzioni come una sorta di grande magnete attivo su due fronti: sia quello di prossimità, a vantaggio delle aree limitrofe, sia alla lunga distanza, in un sistema territoriale più ampio.
Presentato il progetto del nuovo waterfront di Trapani: un’infrastruttura che nasce con l’obiettivo di attivare una rigenerazione che diventi capacità di cancellare degrado, abbandono, cantieri dismessi e di recuperare e potenziare attività produttive trascurate, quali la pesca, la piccola cantieristica, il mercato del pesce. E, naturalmente, le relazioni umane.
Una grande occasione per la città che, con un progetto attento alla storia e alle aspettative dei cittadini, punta a superare una stagnazione lunga decenni su una delle aree urbane più suggestive, su cui insistono siti di grande valore: il Lazzaretto, San Francesco e la Colombaia che, con il suo parco naturalistico, rappresenterà il riconoscibile primo impatto dei crocieristi con la città.
“L’AdSP ha aumentato i volumi di traffico, che rappresentano il core business dei suoi scali, ma non si occupa del porto solo in quanto sito industriale: lavora, infatti, anche sulla trasformazione dell’intero waterfront, elemento di straordinaria ricchezza, incidendo con determinazione sulla dimensione culturale della portualità della Sicilia occidentale – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti –. Non ci siamo mai tirati indietro nel convertire tutto ciò che era brutto in bello, e lo stiamo facendo anche a Trapani, convinti come siamo che se la cornice è attraente il contenuto diventa più ricco. Diamo importanza all’estetica senza però perdere di vista il business”.
Attivare un processo di trasformazione e rigenerazione urbana
La riqualificazione del waterfront storico portuale di Trapani innesca dunque processi di trasformazione urbana e di rigenerazione, che interesseranno non solo la fascia costiera ma l’intera rete dei luoghi che entrano in rapporto con il mare e con le aree portuali. Inoltre, includendo siti di notevole interesse paesaggistico, esalta i valori storico- paesaggistici dell’area che è stata suddivisa in quattro ambiti progettuali:
Ambito 1 – PASSEGGERI; previsto l’ampliamento del molo a T, destinato ad accogliere il nuovo scalo passeggeri del porto di Trapani, l’edificio del nuovo Terminal e la sistemazione del viale Regina Elena-Passeggiata alla Marina. Il nuovo Terminal sarà posizionato sul nuovo banchinamento, di forma più assottigliata e con l’accesso al molo disegnato come prosecuzione del viale Duca d’ Aosta., più vicino alla città, lungo i percorsi cittadini e non isolato né lontano dalla storica passeggiata “alla Marina”.
Ambito 2 – MERCATO E NAUTICA DA DIPORTO; qui convergono energie, urbanità, percorrenze, percezioni, paesaggio, mare, infrastrutture, memorie, lavoro. Tutto quello che è l’identità storica e potenziale della città e del suo porto. L’idea è di unire i due archetipi: una piazza come luogo sia di commercio che di lavoro che di vita cittadina, e una copertura “infrastruttura”.
L’idea è di inventare uno “spazio intermedio”, ovvero trasformare la copertura degli edifici esistenti in terrazzo aperto/coperto pubblico, con dehor e bar, caratterizzato da una straordinaria vista sul golfo e da un “cielo” ceramico colorato delle volte a botte. Al piano terra, lo spazio pubblico attraversabile, che unisce le attività del mercato a quelle commerciali e di servizio, oltre a quelle di lavoro relativo al rimessaggio, sempre nel rispetto degli spazi di lavoro e sicurezza. È l’ambito che include anche la nautica da diporto.
Ambito 3 – DARSENA PESCHERECCI E PIAZZA URBANA; riguarda l’area che va dalla piazza ex Scalo d’Alaggio (piazza Vittime motonave Maria Stella) all’area antistante il Lazzaretto, comprendendo le banchine settentrionale, nord-occidentale e sud-occidentale della darsena pescherecci, la via Lutazio Catulo, con il tratto di spiaggia e la piazzetta del Tramonto/prolungamento Via Carolina. Il progetto si propone di mettere ordine a una molteplicità di usi, di consuetudini e di funzioni. Questo ambito è dedicato ai parcheggi, assieme alla riqualificazione degli spazi esistenti da destinare alle attività della pesca e ad attività legate ai turisti e ai residenti.
Ambito 4 – PARCO DEL WATERFRONT; è formato dal Lazzaretto, dal Parco del waterfront e dal ponte di collegamento che consente la continuità della passeggiata ciclopedonale tra la lingua di terra del villino Nasi e l’isola della Colombaia. Il “Parco del waterfront” rappresenta un’occasione per Trapani di ritornare città-arcipelago, riappropriandosi della propria originaria morfologia. Questa volontà progettuale si attua paesaggisticamente attraverso “il distacco” del Lazzaretto dalla terraferma, e il ritorno alla sua natura di Isola di S. Antonio. Una serie di azioni di scavo permetterà alle acque di ridisegnare iconfini tra terra e mare, ripristinando quelle condizioni così fortemente compromesse dai “colmamenti”, susseguitisi a partire dalla fine del XIX sec.
“La centralità euromediterranea del porto di Trapani costituisce uno snodo strategico nei traffici commerciali e crocieristici in transito da e per la nostra città – ha sottolineato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida –. Potremmo ben dire che il futuro ha un sapore antico, quello che ha dato origini e poi sviluppo all’economica cittadina e dell’intero comprensorio West Sicily, oggi anche destinazione turistica. Ben vengano, e presto, anche questi lavori che trasformeranno il waterfront del litorale sud in qualcosa di straordinario, mentre contemporaneamente avanzano anche le nostre dirette progettualità sul litorale Nord, per fare di Trapani una città finalmente al passo con i tempi, moderna e funzionale”.