Anas sigla il primo atto pubblico con firma digitale
Per la prima volta in Italia, l’Anas ha formalizzato un contratto pubblico massivo d’appalto in forma digitale, rispettando le nuove modalità introdotte dalla recente normativa stabilita, la cosiddetta legge sulla semplificazione. Infatti, grazie all’utilizzo di una piattaforma tecnologica, anche gli atti relativi agli appalti per lavori di grande importanza tecnica ed economica (quale il contratto, con circa 300 corposi documenti allegati, del lotto VII del collegamento Sassari-Olbia firmato stamane) sono oggi stipulabili con un’unica apposizione di firma digitale da parte rispettivamente dei due contraenti e del notaio rogante.
È la cosiddetta firma “massiva”, il sistema che consente la firma veloce e contemporanea di un gran numero di file particolarmente “pesanti” a livello di dimensioni permettendo – oltre al risparmio di carta – anche un considerevole risparmio di tempo nella definizione della stipula.
“Saranno d’ora in poi un ricordo – ha commentato l’Amministratore Unico dell’Anas Pietro Ciucci – le stipule notarili lunghe diverse ore, quando non addirittura giorni, che impegnavano il dirigente dell’Anas e il delegato dell’impresa a estenuanti sedute per firmare migliaia e migliaia di allegati”.
L’atto pubblico informatico stipulatoè stato messo al sicuro da parte del notaio nel ‘siste
ma di conservazione a norma’ realizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato. Il sistema è idoneo a custodire e a preservare nel tempo la validità giuridica del documento.