Covid e turismo: in Italia perdita per 53 miliardi. Nel mondo i turisti calano del 74%
A causa dell’emergenza Covid, il taglio delle spese turistiche in Italia nel 2020 ammonta a 53 miliardi di euro. Un terzo delle perdite hanno colpito i consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche l’acquisto di cibo di strada e souvenir delle vacanze.
Lo segnala Coldiretti sulla base dei dati Isnart-Unioncamere, in occasione della divulgazione dei dati della World Tourism Organization (Unwto).
“L’Europa – sottolinea l’associazione – registra mediamente un calo del 70% degli arrivi e nonostante la leggera ripresa estiva evidenzia un calo di 500 milioni di turisti nel 2020, la maggiore riduzione in senso assoluto tra tutti i continenti. Per l’Italia che resta tra le 10 destinazioni preferite – evidenzia ancora la Coldiretti – si è verificato un a un calo medio del 63% degli arrivi internazionali nel periodo compreso tra gennaio ed ottobre 2020”.
L’Unwto ha rilevato che il settore del turismo ha perso 1.300 miliardi di dollari, sempre a causa delle restrizioni ai viaggi causate dalla pandemia Covid-19.
Il dato rappresenta “più di 11 volte la perdita registrata durante la crisi economica globale del 2009″, e corrisponde a un calo del 74% degli arrivi di turisti nel mondo rispetto al 2019.
Dati molto negativi anche dal sistema aeroportuale italiano che chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019. I dati di consuntivo di Assaeroporti segnalano “un calo drammatico per gli scali nazionali che perdono in un anno 140 milioni di viaggiatori, il 72,6% del traffico”.