Il porto offshore di Venezia presentato all’International Maritime Organization
È stato presentato all’International Maritime Organization, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di navigazione e di sicurezza marittima, il Sistema Portuale Offshore-Onshore di Venezia. Il progetto, nato per rendere compatibile l’attività portuale veneziana con la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, ma pensato in un primo momento solo per estromettere il traffico petrolifero dalla laguna accogliendo le grandi petroliere alla piattaforma d’altura (offshore), è stato poi ampliato per accogliere in altura anche le grandi navi container che necessitano di fondali naturali di oltre 20 metri.
Il Sistema Portuale Offshore-Onshore di Venezia si è guadagnato così una menzione speciale per l’idea innovativa al Premio per l’Innovazione nei Trasporti 2014 dell’International Transport Forum.
Sistemi offshore-onshore sono la soluzione più adatta ad affrontare questioni di sicurezza, ambientali ed economiche e, come si legge in un comunicato dell’Autorità Portuale di Venezia, “consentono di godere dei vantaggi da minor costo unitario del bunker delle grandi navi porta container (ormai da 18.000 TEU ed oltre) senza dover affrontare costi insostenibili di adattamento dei porti esistenti –patrimoni infrastrutturali che altrimenti sarebbero distrutti– e senza dover riadattare tutte le connessioni stradali, ferroviarie e di navigazione interna a terra per l’inoltro della merce”.