Confcommercio: il trasporto marittimo come opportunità di lavoro e crescita economica
Il trasporto merci marittimo può creare occupazione e crescita economica, ma deve formare figure professionali che siano in grado di integrarsi lungo tutta la catena logistica. E’ il concetto principale emerso oggi durante il workshop “Un mare di opportunità: dai trasporti all’occupazione, dalla ricerca all’innovazione tecnologica”, organizzato a Roma da Confcommercio e Fedarlinea (Associazione italiana di cabotaggio nazionale).
Durante il convegno, che ha preso spunto da uno studio dell’Isfort (Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti), è stato sottolineato che nel 2020 a livello mondiale ci sarà una carenza di circa 23 mila marinai comuni e oltre 15 mila ufficiali, pari al 3,5% di divario tra domanda e offerta. “La crescita della domanda mondiale di trasporto – ha spiegato Andrea Appetecchia, dell’Isfort – provocherà un incremento della domanda di personale qualificato che le attuali strutture formative non sono in grado di soddisfare. Occorre invece promuovere percorsi professionali integrati tra settore marittimo e terrestre, consentendo al personale imbarcato di distribuire la propria carriera lavorativa lungo tutta la catena logistica”. E di integrazione tra mare, strada e ferro ha parlato anche Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio: “Non ha senso lavorare sulle singole modalità di trasporto. Dobbiamo pensare a una politica dei trasporti integrata e mettere a sistema queste modalità. Oggi l’economia marittima ha sempre più importanza in termini di ton-km, per cui occorre creare un sistema logistico che accolga le merci”. In Italia il comparto marittimo ha una quota del 3% del Pil e del 3,3% dell’occupazione nazionale e “più di altri – ha precisato Appetecchia – è chiamato ad affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile dell’industria del mare per il ruolo che il Mediterraneo rappresenta nello scenario mondiale dei traffici marittimi”.
Nel corso del workshop, l’ambasciatore del Vietnam per l’Italia, Nguyen Hoang Long ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà firmato un accordo di libero scambio tra Vietnam e Unione europea, che punta a triplicare l’interscambio commerciale tra i due soggetti. “L’obiettivo è di raggiungere i 100 miliardi di dollari nei prossimi anni – ha spiegato Long – mentre nel 2013 i traffici sono stati pari a 36 miliardi, con una crescita del 18%. Ora stiamo lavorando su quali porti italiani indirizzare le merci: abbiamo già individuato gli scali di Venezia e Genova. Daremo priorità ai porti del Mediterraneo perché si risparmia dai 7 ai 9 giorni in termini di trasporto rispetto agli scali del nord Europa”. Long ha evidenziato che per realizzare il progetto saranno importanti anche le strutture logistiche collegate ai porti.