Boat Show 2015: riparte dalla Fiera di Roma la nautica da diporto
E’ stato inaugurato alla Fiera di Roma il Boat Show 2015, il Salone per la Nautica da Diporto nato dall’esperienza di Big Blu, che in 8 edizioni ha messo insieme quasi un milione di visitatori. La manifestazione si chiuderà domenica 1 marzo.
“Con Boat Show Roma parte una nuova sfida per Fiera di Roma – sottolinea Mauro Mannocchi, amministratore unico – che alla nautica, in particolar modo piccola e media, è legata sin dall’avvio del nuovo quartiere fieristico. Quest’anno riuniamo la nautica alla pesca sportiva, come nelle migliori edizioni di Big Blu. Crediamo che nonostante il periodo di grande crisi del settore, la nautica da diporto rappresenti lo zoccolo duro, la realtà fatta di veri appassionati del mare, che merita attenzione e un proprio evento dedicato, soprattutto in una regione, il Lazio, in cui l’utenza è attenta e numerosa.
La manifestazione prevede anche lo svolgimento di diversi incontri in cui alcuni protagonisti del settore si confrontano su crisi e rilancio della nautica da diporto.
In quello svoltosi nel corso della mattina di oggi, dal titolo: “Lo stato dell’arte della nautica regionale: le sinergie tra pubblico e operatori possono segnare la svolta”, si sono confrontati Giuseppe Tarzia, comandante Guardia Costiera/Capitaneria di Porto Direzione marittima Porto di Civitavecchia; Luciano De Fermo, direttore di Nautica Fiorò, Antonio Bufalari, consigliere della società marina di Capo d’Anzio; Corradino Corbò, giornalista di nautica e Matteo Dusconi di Assonautica Nazionale.
“Ci sono timidi segnali di ripresa, ma la crisi ha investito in pieno la nautica – ha detto Tarzia -. Gli scenari potrebbero migliorare anche grazie alle misure previste nello Sblocca Italia che ha introdotto alcune agevolazioni fiscali come la riduzione dell’Iva al 10% per i posti barca nei Marina Resort. Misure che possono riattrarre il pubblico, rilanciare l’occupazione e favorire la concorrenzialità dei porti”.
Tra i provvedimenti che potrebbero agevolare il rilancio, ha spiegato poi il comandante Tarzia, ci sono anche quelli relativi al Bollino blu, già sperimentato nella scorsa stagione. Si tratta dell’introduzione di uno standardizzato regime di controlli dei documenti a bordo più semplice, effettuato una sola volta a inizio stagione.
Il settore è talmente in crisi da aver bloccato anche psicologicamente gli amanti del mare, ha aggiunto De Fermo di Nautica Fiorò, che ha parlato anche di un “indotto ormai quasi paralizzato”, con la fascia media degli italiani che ha perso quasi completamente la voglia di “vivere il mare”.
Molto duro anche Corbò, che facendo un passo indietro, ha criticato tutta la nautica italiana e la sua incapacità di attrarre pubblico nostrano ma anche straniero, a causa di una gestione non concorrenziale con ricarichi definiti “mostruosi” o con l’abusivismo negli ormeggi. “Un settore non competitivo e poco maturo che di fronte alla crisi ha evidenziato tutta la debolezza”, ha accusato Corbò.
Ma ci sono anche altri segnali positivi in ambito locale, come il progetto di riqualificare il porto di Anzio: un esempio di partecipazione pubblico-privato che potrebbe riportare ottimismo, grazie agli strumenti operativi già messi in campo.
Infine, tra le misure più invocate dai partecipanti, figurano la necessità di snellire la burocrazia e la richiesta di un intervento concreto da parte del Governo per fare chiarezza sulle spese e gli oneri a carico dei proprietari di imbarcazioni. Oltre alla voglia di riportare nella cultura italiana la passione per il mare e la nautica.