Autotrasporto, addebito congestion fee: per la logistica è responsabilità condivisa
Servono regole condivise e compensazioni tra autotrasporto e logistica
L’addebito della congestion fee da parte dell’autotrasporto accende un nuovo confronto. L’autotrasporto non può più sostenere da solo il peso delle inefficienze nella logistica.
L’introduzione della congestion fee nei porti italiani impone una riflessione urgente sul ruolo dell’autotrasporto all’interno della filiera logistica nazionale.
Da Genova a Marghera, passando per Vado Ligure e presto anche Livorno sono gli operatori dell’autotrasporto a farsi carico dei costi derivanti dai tempi di attesa e dalle disfunzioni della logistica portuale, senza adeguati strumenti di compensazione.
Tempi di attesa e congestione portuale: nodo critico per logistica e autotrasporto
In molti porti italiani, gli autotrasportatori attendono ore per effettuare carico e scarico, con pesanti ripercussioni su:
- costi operativi e margini ridotti per le imprese di autotrasporto;
- rispetto dei tempi di guida e sicurezza stradale;
- efficienza complessiva della logistica intermodale.
Congestion fee: la logistica chiede responsabilità condivisa
Di fronte a questa situazione, cresce la richiesta di un tavolo operativo che coinvolga l’intera filiera logistica: armatori, terminalisti, spedizionieri, operatori logistici e imprese di autotrasporto.
La proposta è di avviare un sistema di tracciamento dei tempi di sosta dei camion nei porti; attivare misure di compensazione per l’autotrasporto, come una port fee redistributiva o un fondo di salvaguardia logistica; riformare il quadro tariffario del settore trasporto merci, per garantire trasparenza e sostenibilità nel rispetto delle norme europee.
Federlogistica: equilibrio tra logistica e autotrasporto
Nel dibattito interviene Federlogistica, che attraverso il Presidente Nazionale Davide Falteri, invita a propone un approccio basato sulla responsabilità collettiva.
“Il nostro auspicio – afferma Davide Falteri, Presidente di Federlogistica – è che il Governo possa intervenire con una regolazione strutturale e definitiva del sistema tariffario del trasporto su gomma. Una regolazione che, nel pieno rispetto delle norme europee sulla concorrenza, impedisca forme di dumping che alimentano evasione fiscale e contributiva o minano la sicurezza stradale, comprimendo i margini e i tempi di lavoro del settore trasporti”.
Federlogistica sottolinea anche la necessità di ripartire gli oneri della congestion fee tra tutti gli operatori della logistica, per non penalizzare un solo segmento della catena.
Marghera, Vado, Livorno: la congestion fee si estende, manca un quadro normativo uniforme
Dopo l’attivazione a Genova, la congestion fee è già entrata in vigore a: Marghera (dal 3 giugno), Vado Ligure (dal 16 giugno) e sarà applicata a Livorno a partire dal 1° luglio.
Alcuni operatori, come Assiterminal, mostrano apertura al dialogo, si attendono i tempi di Autorità di Sistema Portuale per costruire un quadro regolatorio coerente e valido a livello nazionale.
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