TTS Italia: 5 mosse per rilanciare le tecnologie nei trasporti
Cinque proposte per rilanciare le tecnologie nei trasporti e nella logistica. Sono state presentate da TTS Italia durante il convegno “ITS (sistemi di trasporto intelligenti) e smart mobility: è l’ora delle scelte”, che si è svolto oggi presso la Camera dei Deputati. Il documento è stato consegnato al Governo. In primo luogo, secondo l’associazione servono interventi sulle infrastrutture per assicurare il monitoraggio sull’intera rete stradale, per lo sviluppo dell’infomobilità e per aumentare il livello di sicurezza stradale. In secondo luogo, occorre un trasporto pubblico locale facile e affidabile con informazioni alle fermate o nelle stazioni, biglietti acquistabili con lo smart phone e un monitoraggio del servizio. Come terza mossa, servono interventi specifici per il trasporto merci attraverso un avvio della piattaforma logistica nazionale Uirnet, l’integrazione dei sistemi di controllo della mobilità urbana e il controllo dei veicoli e delle merci pericolose e aree sicure dove far sostare i mezzi pesanti. La quarta proposta prevede una piattaforma logistica nazionale unica e interconnessa con i maggiori nodi di scambio e con le flotte di automezzi. Come quinto punto, secondo TTS Italia serve un maggiore sviluppo delle “connected car”, un veicolo inteso come sensore mobile in grado di ricevere e trasmettere informazioni. In sostanza, il veicolo sarà in grado di comunicare sia con altri veicoli, sia con l’infrastruttura, sulle situazioni del traffico locale e sulla loro evoluzione. “L’Italia, che comunque può vantare punte di eccellenza nelle tecnologie legate ai trasporti, – ha dichiarato Rossella Panero, Presidente di TTS Italia – ha messo in campo alcune azioni, ma molta strada resta da fare. L’Europa chiedeva entro l’agosto dello scorso anno un Piano nazionale per gli ITS, un piano che a oggi non è stato ancora inviato. Non è più il tempo di aspettare, occorre fare delle scelte per rilanciare la mobilità intelligente in grado di dare una spinta all’economia sia in termini di sistema Paese che ridando ossigeno a molte imprese del settore”. Il cambio di marcia nel settore delle tecnologie legate ai trasporti è stato imposto dall’Europa e in ambito nazionale sono state gettate le basi per il rilancio. L’Italia ha infatti recepito la Direttiva Europea 2010/40/Ue “Sul quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasport” nell’articolo 8 del Decreto Sviluppo Bis. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un decreto attuativo (Decreto 1° febbraio 2013 “Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Italia”) per dare concretezza alle azioni. Qualche passo è stato compiuto, ma molto resta ancora da fare per trasformare effettivamente gli spostamenti di merci e persone in “smart mobility”. L’applicazione del Piano quinquennale ITS potrebbe portare all’aumento di capacità superiore al 10% delle infrastrutture esistenti, al raddoppio in 5 anni del fatturato del settore ITS in Italia (stimato in 500 milioni di euro da TTS Italia nel 2012), a un significativo aumento occupazionale di alta specializzazione e a un miglioramento generale delle condizioni di vita dei cittadini grazie alla riduzione delle emissioni inquinanti, efficienza del sistema dei trasporti e maggiore sicurezza.
Federico Cabassi
Federico Cabassi