Il trasporto aereo volano per l’economia
L’impatto dell’aviazione civile sull’economia italiana è di 70 miliardi di euro, ovvero sette volte il fatturato delle compagnie aeree. Sono i dati di uno studio Bain & Company, presentati nel corso di un convegno organizzato a Roma da Enav. Nel 2017 i passeggeri in Italia sono stati 143,4 milioni, in aumento del 7% sull’anno precedente, ed ognuno ha contribuito per circa 500 euro alla nostra economia. In base alle previsioni nel 2035 si arriverà a quota 240-280 milioni di passeggeri che avranno un ulteriore impatto sull’economia di 60-80 miliardi di euro in diciotto anni. Una cifra enorme che fa comprendere come il trasporto aereo sia un volano straordinario per lo sviluppo economico dell’Italia e come sia necessario continuare a investire nel settore. “In Italia si parla molto di investimenti ferroviari e poco di trasporto aereo, come se fosse la cenerentola del settore – ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, intervenendo al convegno –. Il trasporto aereo merita più attenzione; la crescita dei passeggeri è impressionante e noi dobbiamo essere pronti a cogliere le opportunità che questa crescita ci offre. Per essere competitivi servono gli investimenti, dobbiamo trasferire il dinamismo dei tre aeroporti maggiori (Roma, Milano e Venezia Ndr) anche agli altri aeroporti che devono lavorare nell’ottica di rete per riuscire a cogliere tutte le opportunità”.
Investire quindi per costruire il futuro, sull’esempio di quanto fatto da Enav, all’avanguardia nel settore del controllo del traffico aereo grazie anche ad un programma di investimenti in sviluppo tecnologico di oltre 100 milioni di euro l’anno. “Alcuni degli investimenti che stiamo portando avanti, in cyber security, sorveglianza satellitare e nuovi software per il sorvolo diretto e lineare nei nostri cieli, ci portano concretamente nel futuro – ha affermato Roberto Scaramella, presidente di Enav -. Sono la conseguenza degli investimenti di lungo periodo in ricerca e innovazione”.
L’amministratore delegato di Enav, Roberta Neri, ha invece posto l’accento sulla realizzazione del Free Route progetto che ha reso possibile, per tutti i velivoli in sorvolo a una quota superiore agli 11.000 metri, di attraversare i cieli italiani con un percorso diretto senza far più riferimento al network di rotte. Grazie al Free Route, è stato possibile generare, nel 2017, un risparmio di circa 30 milioni di kg di carburante pari a circa 95 milioni Kg di CO2 che non sono stati dispersi nell’ambiente.