Delrio: non frazionare Alitalia ma mantenerne unitarietà
“Quella di Alitalia non è una delle tante crisi di settore, è una crisi specifica di un’azienda che almeno nella nostra opinione ha semplicemente sbagliato la strategia aziendale o, meglio, non ha messo in pratica con decisione la strategia aziendale che aveva annunciato. E lo ha fatto in un mercato aereo in grande espansione”.
Ha esordito così oggi il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio nel corso di una comunicazione, davanti la commissione Lavori pubblici al Senato, sulla crisi Alitalia. Delrio ha poi ricordato i dati di crescita delle altre compagnie aeree.
“Tutte le altre compagnie – ha sottolineato il ministro – hanno avuto in questi dieci anni un’espansione, l’unica che ha avuto una contrazione è stata Alitalia”.
Il responsabile del dicastero dei Trasporti ha poi soffermato il suo intervento sul costo del lavoro affermando che “non è mai stato e non sarà mai il tema Alitalia” ribadendo che i problemi seri che l’azienda si porta dietro sono i costi sui carburanti, contratti di leasing molto onerosi e soprattutto “una flotta non moderna”, ma “il vero tema è che Alitalia non aumenta i suoi ricavi”. Per il ministro la compagnia non è stata inoltre in grado di attuare il piano che prevedeva un aumento delle rotte a medio-lungo raggio
Delrio ha poi ribadito che i tre commissari stanno già ragionando su una bozza di piano industriale e che rimane convinto “anche adesso che i commissari hanno iniziato la loro opera” che la vera operazione sia quella di “non frazionare Alitalia, non venderla a pezzi o asset ma mantenere la unitarietà aziendale”.
“Il Governo non crede che la strada sia quella della nazionalizzazione – ha concluso infine -. Io non credo che la strada sia quella di far entrare Ferrovie dentro il capitale Alitalia. Sarebbe irragionevole che lo Stato si mettesse a fare il trasporto aereo. Crediamo invece che il mercato sia in grado di offrire delle opportunità a questa azienda”.
Intanto in Parlamento, in seno alle Commissioni di competenza, è iniziato l’iter parlamentare del decreto sull’ex compagnia di bandiera, che il Governo ha varato per stanziare 600 milioni di prestito ponte e garantire la continuità del servizio.
La Commissione Trasporti della Camera la settimana scorsa ha incardinato il provvedimento (relatore Michele Anzaldi, del Pd) e nei prossimi giorni audirà, insieme alla commissione Attività produttive, i tre commissari straordinari nominati dal Governo, Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi.