Delrio: Alitalia ha grandi potenzialità di sviluppo solo se non viene frazionata
“Gli investimenti previsti dal Governo per Alitalia coprono in maniera significativa le attività dell’azienda e consentono la prosecuzione dell’attività commissariale con una certa tranquillità”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio in audizione alla Camera in Commissione Trasporti. Rivolgendosi ai parlamentari ha ribadito che per il governo Alitalia è un valore e che ha ancora “grandi potenzialità di sviluppo, a patto che l’azienda non venga assolutamente frazionata”. In poche parole l’asset deve rimanere intero, non può e non deve vendere rotte e tratte perché “ha una massa critica che può risollevare la situazione”.
“Alitalia aveva quote di mercato importanti prima del 2007 – ha sottolineato il ministro – oggi invece è solo il secondo marchio con 19% dietro a Ryanair. Ma il fallimento immediato dell’azienda avrebbe provocato una serie di problemi gravi sul mercato interno, perché non c’era un vettore in grado di sostituire in poche settimane i voli perduti”.
Delrio ha puntato inoltre l’attenzione sulle critiche sugli hub. “Si è detto: Alitalia ha un vero e proprio hub ma la crescita di Fiumicino è stato un forte investimento infrastrutturale, con 40 milioni di passeggeri”. Per Delrio un hub completamente dedicato “va riempito, altrimenti è improduttivo, e allora sono stati assegnati slot ad altre compagnie”. Il rappresentante del Governo ha poi rassicurato che l’esecutivo metterà in campo tutti gli strumenti per fare in modo che i lavoratori “possano essere protetti con il massimo consentito dalla legge”.
Per Delrio il numero degli esuberi sarà il minore possibile, anche in un progetto futuro. “Se c’è un grande investitore che ha voglia davvero di credere in questa azienda – ha aggiunto – può essere anche che non abbia bisogno di fare esuberi, non lo so, vedremo i dati e le offerte’.
Il ministro ha poi evidenziato come i commissari stiano valutando tutte le forme per poter ridurre le inefficienze, anche attraverso la razionalizzazione del costo del lavoro e del personale “così come è giusto che sia” ha concluso Delrio.