Completo il sistema ad alta precisione Galileo
La prima tappa si è conclusa. L’Unione europea ha completato il suo sistema per la navigazione satellitare Galileo. Gli ultimi quattro satelliti, che si aggiungono ai 22 già in orbita, sono stati infatti lanciati con un Ariane 5 dalla base spaziale di Kourou, in Guiana Francese. Ora restano solo da inviare altri quattro satelliti di scorta in caso di malfunzionamento di quelli operativi. L’altra tappa fondamentale sarà poi il 2020, quando il sistema raggiungerà la piena capacità operativa e sarà in grado di fornire servizi di navigazione potenziati, con una precisione di pochi centimetri. Â
A marzo scorso la Commissione europea, con una Decisione esecutiva (2016/321), ha anche deciso di fornire gratuitamente una parte di questi servizi aggiuntivi. Servizi che inizialmente dovevano rientrare nel cosiddetto Commercial Service, rivolto ad applicazioni professionali che avevano bisogno di prestazioni più spinte di quelle offerte dall’Open Service. In particolare, una maggiore accuratezza di posizionamento (centimetri anziché metri) e una protezione da falsificazione del segnale, attraverso un’autenticazione basata su una codifica crittografica.
La Commissione ha deciso quindi, riconoscendo l’importanza di un servizio di localizzazione molto accurato per le imprese coinvolte in applicazioni a guida autonoma, robotiche e droni, di ridefinire il servizio commerciale in due sottoservizi: un High Accuracy Service (HAS), fornito gratuitamente e con una performance limitata a 20 centimetri, e un Commercial Authentication Service, offerto a pagamento.
Il servizio High Accuracy si basa sulla tecnologia PPP (Precise Point Positioning), che fornisce al ricevitore dell’utente finale una serie di dati aggiuntivi rispetto al segnale GNSS (Global navigation satellite system) che permettono di ottenere, attraverso un opportuno processamento, accuratezze di posizione molto avanzate.
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