“Autismo, in viaggio attraverso l’aeroporto”: Enac e Sacbo fanno il punto sull’applicazione del progetto
A un anno dall’adesione dell’Aeroporto di Bergamo al progetto “Autismo, in viaggio attraverso l’aeroporto”, Enac e Sacbo, società di gestione dello scalo lombardo, hanno fatto il punto sullo stato di applicazione del progetto.
Ideato dall’Enac con la collaborazione di Assaeroporti, delle società di gestione aeroportuale e delle associazioni di settore e partito come “progetto pilota” sull’Aeroporto di Bari nel novembre 2015, il progetto nazionale è stato sviluppato con la collaborazione della Fondazione Italiana per l’Autismo Onlus e con la Federazione Fantasia Onlus. Ha come obiettivo principale quello di aiutare le persone autistiche a vivere con serenità un viaggio aereo, permettendo loro di poter visitare anticipatamente la realtà aeroportuale e di ottenere informazioni sull’esperienza che si accingono a vivere, attraverso materiale dedicato, pubblicato sui siti delle società di gestione aderenti all’iniziativa.
“Assaeroporti ha fin da subito condiviso questo validissimo progetto dell’Enac a cui anche Sacbo ha aderito, così come diverse altre società di gestione aeroportuale, con l’obiettivo di fornire un fattivo contributo al miglioramento dell’esperienza di viaggio delle persone affette da autismo – ha sottolineato Fulvio Cavalleri, vice presidente vicario di Assaeroporti -. Oltre all’aeroporto di Bergamo, che è stato il primo ad avviare il protocollo subito dopo quello di Bari – individuato da Enac come scalo pilota – al progetto hanno aderito e implementato le attività previste gli aeroporti di Bari, Olbia, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Milano Linate, Napoli e Venezia. Stanno invece completando l’iter, successivo all’adesione, gli scali di Firenze, Pisa e Genova.
La qualità del servizio offerto al passeggero è un elemento fondamentale per la crescita del sistema aeroportuale nazionale in un contesto di mercato sempre più competitivo. Lo sanno bene i principali scali aeroportuali italiani che, attraverso interventi infrastrutturali finalizzati, stanno investendo risorse proprio sull’upgrading dei servizi dedicati ai PRM”.
In particolare Sacbo sta completando la formazione di tutto il personale con il supporto di psicologi esperti e predisponendo uno spazio dedicato all’interno di Sala Amica dotato di ausili e riferimenti visuali al percorso sociale.
“Da quando è stato introdotto il Protocollo di Assistenza ai Soggetti Autistici abbiamo accolto in media un soggetto a settimana, generalmente accompagnato da uno dei due genitori. Il percorso sociale permette di verificare la capacità del soggetto di seguire i vari passaggi, dall’arrivo in aerostazione al trasferimento sul piazzale per l’imbarco – ha spiegato Aldo Vignati, responsabile qualità servizi aeroportuali e rapporti con l’utenza di Sacbo –. Non sempre i soggetti autistici, quasi sempre adolescenti, accettano di vivere l’esperienza completa, ma ciò che ne consegue è un’esperienza ugualmente utile per la famiglia, che prende coscienza della possibilità o meno di intraprendere il volo. È importante portare a conoscenza le famiglie con figli e soggetti autistici di questa opportunità, in un contesto che, relativamente all’Aeroporto di Bergamo, vedrà transitare quest’anno oltre 45mila passeggeri a ridotta mobilità sui collegamenti nazionali e internazionali, il 6% in più rispetto al 2016”.