Asi finanzia Iperdrone, sistema di rientro da orbita bassa
Si chiama Iperdrone il nuovo programma finanziato dall’Asi per la progettazione e la realizzazione di un piccolo sistema di rientro spaziale in grado di effettuare operazioni in orbita con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e poi riportare a terra integri payload imbarcati conservando la funzionalità dei principali sottosistemi.
Assegnatario del contratto è il Raggruppamento temporaneo d’impresa guidato dal Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali) con la partecipazione della Tyvak International, sussidiaria internazionale della Terran Orbital Corporation operante in Italia nel settore dello sviluppo di piccoli satelliti, e della Kayser Italia, azienda livornese leader nello sviluppo, produzione e collaudo di sistemi e componenti utilizzati per attività di ricerca scientifica e tecnologica a bordo di piattaforme spaziali.
Iperdrone si articolerà in una serie di missioni sequenziali, a obiettivi incrementali, che hanno lo scopo di qualificare in volo, con un approccio progressivo, una nuova tipologia di missione e le tecnologie abilitanti necessarie. Il programma mira alla realizzazione di un futuro sistema spaziale costituito da un drone che, in condizioni di riposo, sia alloggiato presso la stazione spaziale ed all’occorrenza possa essere rilasciato per eseguire una serie di missioni, incluso il rientro.
La prima missione, denominata DAVID, il cui obiettivo sarà quello di testare alcune capacità di sistema tra cui quella ispettiva e di interazione con la ISS, è prevista nell’autunno del 2019, proprio in concomitanza con la permanenza sulla stazione spaziale dell’astronauta italiano Luca Parmitano.