Ambiente e security al centro delle riunioni ECAC
Il 10 e l’11 dicembre si sono svolti a Parigi due importanti appuntamenti organizzati dall’ECAC, la conferenza intergovernativa paneuropea che riunisce 44 Paesi membri
e che fa parte dell’Icao. Si tratta del Forum sulle politiche ambientali del trasporto aereo e della 153a riunione dei direttori generali dell’aviazione civile dei Paesi aderenti all’ECAC. A entrambi gli appuntamenti hanno partecipato il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, e il direttore centrale regolazione aerea Enac, Fabio Nicolai.
Il Forum ECAC è stato incentrato sulle sfide poste dall’obiettivo a lungo termine di un impatto climatico zero, entro il 2050. L’incontro, che ha visto la partecipazione di alti rappresentanti dell’intera comunità aeronautica, si è aperto con l’intervento del direttore generale di Eurocontrol, Eamonn Brennan, che ha presentato i dati che evidenziano come sia necessario operare una drastica riduzione delle emissioni imputabili al trasporto aereo, implementare lo sviluppo di energie rinnovabili, l’uso dell’energia elettrica, l’utilizzazione di carburanti sostenibili, in considerazione del contemporaneo incremento del traffico aereo e, quindi, delle emissioni di CO2.
L’obiettivo di un impatto climatico zero entro il 2050 appare ambizioso, ma è raggiungibile con l’impegno di tutti gli attori del sistema. In particolare, la Commissione europea si è dichiarata pronta a investire; l’industria a sviluppare tecnologie avanzate – elemento chiave, come evidenziato dai dati Easa (l’agenzia europea per la sicurezza aerea), per la riduzione delle emissioni; le autorità aeronautiche a gestire a livello politico l’impatto ambientale dell’aviazione, con una visione globale, approfondendo il dibattito sulla tassazione del combustibile e portando avanti, a breve termine, la modernizzazione del Cielo Unico Europeo e gli impegni assunti per l’implementazione del CORSIA.
In apertura dei lavori della 153a riunione dei direttori generali dell’ECAC, il presidente ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ultima assemblea generale ICAO/40 e per l’elezione di due europei nelle posizioni di Presidente del Consiglio Icao, l’italiano Salvatore Sciacchitano, e di presidente della Commissione della navigazione aerea, il tedesco Nabil Naoumi.
Rispetto al settore security, Quaranta ha illustrato gli ultimi sviluppi delle attività ECAC dedicate alla gestione del processo di valutazione della strumentazione per i controlli di sicurezza. In particolare, la Commissione europea ha finalizzato una proposta di regolamento per la certificazione di tali apparati, che prevede l’apposizione di un bollino EU in base alla valutazione effettuata in ambito CEP – Common Evaluation Process of Security Equipment.
Quaranta ha ringraziato gli Stati membri nei quali sono stabiliti laboratori dedicati ai Test e ha espresso grande soddisfazione per il lavoro portato avanti da ECAC negli ultimi 10 anni, impegno che ha prodotto questo ottimo risultato. I direttori generali hanno dunque concordato di conferire alla Commissione europea lo stato di osservatore dell’ECAC CEP Management Group.
Riguardo all’area Facilitazioni, Quaranta ha presentato le attività condotte nel settore nell’anno 2019, esprimendo il suo più sincero ringraziamento al Presidente del gruppo Facilitation dell’ECAC, per il lavoro di preparazione svolto in vista e durante l’Assemblea Generale Icao, in particolare nell’area dei PNR (Passenger Name Records) e dei PRM (Passenger with Reduced Mobility), nonché per i cinque progetti pilota di verifica della qualità dei programmi di assistenza per le persone a mobilità ridotta, organizzati in Italia e in Romania. I lavori del gruppo proseguiranno nel corso del 2020.
I direttori generali, inoltre, hanno condiviso i recenti sviluppi in materia di aviazione civile a livello UE, presentati dalla Commissione europea, come i prossimi passi del processo di revisione del Regolamento CE 261/2004 in tema di diritti dei passeggeri, e hanno analizzato i risultati del semestre di Presidenza finlandese del Consiglio Ue e le priorità della presidenza croata che seguirà nel 2020.