Smog: nel 2040 la mobilità aumenterà del 40% i livelli di C02
Da qui al 2040 è previsto un aumento dell’inquinamento provocato da auto, navi, treni e aerei. L’allarme è stato lanciato dal Rapporto globale sulla mobilità redatto dal consorzio Sustainable Mobility for All, che raggruppa 50 organizzazioni tra cui la Banca Mondiale e agenzie Onu, e secondo cui i sistemi di mobilità sono responsabili del 18% dei gas serra generati dalle attività umane, e che a questo ritmo di crescita le emissioni di CO2 aumenteranno del 40% da qui al 2040. Una sconfitta sul piano della mobilità sostenibile intesa come un sistema di mobilità urbana in grado di diminuire gli impatti sociali ed economici generati dall’uso dei veicoli privati e che dovrebbe avere – poi – sperati benefici sulla limitazione dell’inquinamento atmosferico, acustico, della congestione stradale e dell’incidentalità.
“Il pianeta – ha affermato José Luis Irigoyen, direttore Trasporti della Banca Mondiale – è fuori strada per raggiungere un livello di mobilità sostenibile accettabile per la tutela e la salvaguardia dell’essere umano e del Pianeta”. C’è una richiesta di dislocazione sempre più alta da parte delle persone, una domanda crescente di spostamento di individui e di beni che – in base alle previsioni dello studio – andrà a scapito delle generazioni future.
“Ogni anno – si legge nell’indagine – 1,3 milioni di persone muoiono sulle strade del mondo, con una maggiore incidenza nei Paesi in via di sviluppo. C’è inoltre un problema di accesso: in Africa 450 milioni di persone – pari al 70% della popolazione rurale – sono tagliate fuori dalla rete dei Trasporti. Il quadro complessivo del settore – si evidenzia nel rapporto – rende più complesso raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con riferimento a emissioni di gas serra, sicurezza alimentare, accesso alle cure mediche, scolarizzazione e lavoro femminile”.