Siteb: 1 strada su 2 è a rischio incidente per assenza manutenzione
Per rimettere in sicurezza il nostro patrimonio stradale oggi sarebbe necessario investire tra i 40 e i 50 miliardi di euro, riportando così gli investimenti al livello del 2006. La stima è stata presentata dalla SITEB – l’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade, nel corso di Asphaltica World, il Salone europeo dedicato all’intera filiera dell’asfalto, promosso per la prima volta a Roma il 29 e 30 ottobre dall’Associazione e da Verona Fiere.
A fine 2015 il consumo di asfalto (conglomerato bituminoso) in Italia toccherà un nuovo record negativo: saranno state impiegate solo poco meno di 22 milioni di tonnellate per costruire e tenere in salute le nostre strade. Il dato è in leggero calo rispetto allo scorso anno, ma conferma il pericoloso trend degli ultimi 9 che ci hanno portato dalle 44 milioni di tonnellate utilizzate nel 2006 ad oggi.
“Il mancato investimento in opere stradali di questi ultimi anni – ha evidenziato il Presidente del SITEB Michele Turrini – ha generato un meccanismo perverso che fa lievitare i costi della manutenzione ordinaria, creando un nuovo tipo di ‘debito grigio o invisibile’. L’Italia è stata la prima nazione a dotarsi di moderne autostrade, poi si è fermata e ora ne paghiamo le conseguenze, non tanto in termini di nuove realizzazioni quanto in termini di qualità e funzionalità delle stesse. Non è accettabile che le Province siano costrette, come è accaduto recentemente, a vietare la circolazione su alcune strade perché non possono garantirne la fruibilità in sicurezza ed è altrettanto incredibile che sulle tratte Anas vi siano carreggiate chiuse per buche e deformazioni del manto stradale con cartelli di pericolo e limitazione della velocità”.
Allo stato attuale, per tenere in salute le nostre strade occorrerebbe impiegare almeno 40 mln di tonnellate annue, ben 18 in più di quelle registrate negli ultimi due anni. Questo minore investimento ha prodotto come conseguenza che 1 strada su 2 non è in condizioni di sicurezza, quindi è a rischio incidente e il deficit di manutenzione delle nostre strade non si ferma qui. Secondo le stime del SITEB, dal 2006 al 2015, anche a causa del rispetto del Patto di Stabilità, gli Enti Gestori della rete stradale italiana non hanno messo in opera ben 96 milioni di tonnellate di asfalto necessarie a tenere in buona salute le nostre strade, per un valore complessivo pari a 9 miliardi di euro.
“E’ oggi necessario – ha concluso Turrini – mettere mano a un piano straordinario di salvaguardia delle nostre strade. Il nostro Paese oggi non ha bisogno di grandi opere, ma di rimettere in sesto e in sicurezza la rete esistente, prima che questa collassi. Auspichiamo che il promesso allentamento del patto di stabilità per gli Enti Locali, previsto per i lavori stradali nel testo attuale della Legge di Stabilità 2016 illustrato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ridia ossigeno al settore e consenta una messa in sicurezza del nostro patrimonio stradale”.
Anna Francesca Mannai