Regione Marche, presentato il progetto della ciclovia Tenna
Presentato il prgetto della ciclovia Tenna dall’assessore Cesetti agli amministratori locali interessati, nel corso di un incontro che si è svolto presso la Sala consiliare della Provincia di Fermo, convocato dalla vicepresidente della Regione Anna Casini.
Il progetto prevede la realizzazione di un tratto di ciclopedonabile di 15 chilometri, con un percorso lineare, sicuro e continuativo, grazie a 3,3 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
L’ipotesi progettuale presentata dalla Regione prevede un percorso che segue l’asta fluviale e, dove, possibile, il recupero della rete ferroviaria dismessa. Verranno privilegiate le connessioni agli abitati e alle infrastrutture viarie esistenti, insieme all’utilizzo delle aree demaniali per ridurre i tempi di realizzazione. Potenzialmente interessati alla ciclovia sono i comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Fermo, Monte Urano, Rapagnano, Magliano di Tenna, Grottazzolina, Montegiorgio, Belmonte Piceno, Servigliano, Falerone, Penna San Giovanni, Monte San Martino, Santa Vittoria in Matenano, Montefalcone Appennino, Smerillo, Amandola.
Insieme a quelle dell’Aso e dell’Ete Vivo, fa parte delle ciclopiste fermane che compongono la nuova rete ciclabile regionale: un investimento da 46,3 milioni di euro per realizzare 247 chilometri di nuovi percorsi che collegheranno la costa con le aree interne. Pensata come una infrastruttura leggera a “pettine”, unirà la ciclovia Adriatica nazionale, che coinvolge tutto il tratto litorale marchigiano, alle tredici direttrici di sviluppo ciclopedonabile corrispondenti alle principali vallate fluviali regionali.
“Un piano di investimento sulla mobilità dolce mai realizzato nelle Marche e che ora trova concretezza grazie ai fondi già disponibili, che verranno implementati con le risorse europee, nazionali e regionali che si renderanno utilizzabili – ha detto l’assessore Cesetti agli amministratori e ai tecnici presenti all’incontro – .
L’obiettivo è quello di creare un sistema di trasporto che integri quello pubblico locale. Non verranno realizzate solo le piste, ma tutte le infrastrutture utili (come bike officine, parcheggi dedicati, punti ristori, infopoint cicloturistici), per rendere concreta e vantaggiosa l’intermodalità con gomma e ferro.
Sarà normale, a quel punto, per gli interessati e gli appassionati, scoprire le Marche utilizzando, contemporaneamente, bicicletta, treno, autobus. Un modo piacevole, ecologico, di visitare borghi, luoghi di cultura e d’arte, decongestionando la viabilità e migliorando la qualità ambientale delle città”.