Metano liquido: l’importanza delle infrastrutture per favorire gli investimenti
Investire sulle infrastrutture per favorire gli investimenti. E’ il punto centrale della direttiva sulle infrastrutture per i carburanti alternativi secondo l’europarlamentare e membro della commissione Trasporti del Parlamento europeo Carlo Fidanza, intervenuto oggi alla seconda Conferenza sul gas naturale liquefatto per i trasporti dell’Italia e dell’Area mediterranea, organizzato dal Comitato italiano del Consiglio Mondiale dell’Energia. Direttiva che verrà votata la prossima settimana dal Parlamento europeo. Come spiegato da Fidanza, il documento prevede delle scadenze specifiche anche per quanto riguarda il gas naturale liquefatto (gnl). “Entro il 2025 i porti della rete Ten-T dovranno dotarsi delle infrastrutture a gnl e gli Stati membri avranno la possibilità di indicare in quali porti installarle. Per le vie navigabili interne la scadenza è il 2030. Sempre entro il 2025, le infrastrutture a gnl dovranno servire la rete Ten-T per quanto riguarda il trasporto stradale”. Fidanza ha poi sottolineato che la direttiva prevede che gli Stati abbiano serbatoi criogenici per lo stoccaggio del gnl e in questo modo il nostro Paese “non sarà più costretto a ricaricare gnl a Barcellona”.
Nel frattempo incombe la proposta della presidenza greca dell’Unione europea di equiparare la tassazione del gnl a quella di benzina e gpl. E questo è un tema su cui il nostro Governo sta lavorando in vista del semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione. In sostanza, la presidenza greca ha proposto di fissare in 6 euro/GJ (gigajoule) l’accisa minima riferita alla componente energetica da applicare ai combustibili alternativi e questo, come sottolineato durante il convegno, potrebbe avere delle ripercussioni sulla filiera del metano.