Infrastrutture: in arrivo 35 milioni per la messa in sicurezza dei ponti sul Po
35 milioni di euro complessivi per la completa ristrutturazione e messa in sicurezza dei ponti lungo il fiume Po. Una vera e propria emergenza da affrontare in accordo con le province interessate. Lo ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, commentando l’intesa sul decreto del ministro Graziano Delrio concernente gli interventi di emergenza per infrastrutture stradali insistenti sul fiume Po.
Per due ponti in particolare tra la provincia di Parma e di Cremona arriva il 100% delle risorse, e si interviene con 6 milioni di euro ciascuno, gli altri 23 milioni di euro vengono ripartiti per altri ponti che insistono in alcune province piemontesi, lombarde ed emiliano romagnole,, dove la copertura arriverà al 70-80% del corso. “Noi come Regione Emilia Romagna – ha ricordato Bonaccini – siamo pronti a fare la nostra parte per mettere le risorse aggiuntive”, sottolineando che si trattava di una “richiesta molto attesa, che è stata riconosciuta come urgenza all’ordine del giorno, per la sicurezza di chi circola sulle strade”.
Dei 35 milioni, 22,5 milioni sono destinati in Emilia-Romagna per quelli di Colorno (Pr), ‘Verdi’ (Pr e Pc), Dosolo-Guastalla (Re) e Castelvetro (Pc). Si tratta di interventi attesi da tempo dai territori su ponti strategici per i collegamenti tra le regioni, la viabilità e il trasporto merci. Vengono finanziate quindi al 100%, vista la situazione di emergenza, due opere nel parmense e nel piacentino, per le quali sono stati stanziati 12 milioni di euro (6 per ognuna): il ponte fra Colorno (Pr) e Casalmaggiore, di competenza delle Province di Parma (soggetto attuatore) e Cremona, e il ponte Verdi nelle Province di Parma (soggetto attuatore anche in questo caso) e Piacenza. Assegnati poi 3,7 milioni di euro per il ponte Dosolo-Guastalla tra Reggio Emilia (Provincia soggetto attuatore) e Mantova e 7,5 milioni per quello a Castelvetro tra Piacenza (Provincia soggetto attuatore) e Cremona.
“In questi due casi – ha detto Bonaccini – l’assegnazione è ricompresa nel riconoscimento di un finanziamento proporzionale alla stima dei lavori per la messa in sicurezza delle infrastrutture e gli stanziamenti coprono il 75% dei costi. Sulla parte rimanente, la Regione Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte con fondi propri, augurandoci faccia altrettanto la Regione Lombardia. I lavori partiranno entro 12 mesi”.