Una galleria del vento per velivoli ipersonici presto in Cina
Non ci sono solo i principali player (la Nasa ha raggiunto per prima il regime ipersonico con il prototipo X-43) a sondare le possibilità offerte dal volo ipersonico. La Cina sta infatti costruendo in casa il suo wind tunnel per testare un aereo (I-Plane) capace di raggiungere Mach 25, con l’obiettivo di arrivare ad avere un veicolo in grado di trasportare persone o cose a grande velocità e a basso costo. L’infrastruttura, dove in futuro si simuleranno velocità fino a 36 Mach – secondo quanto riportato da organi di stampa cinesi – è stata ideata sotto la supervisione della Chinese Academy of Sciences.
“La Cina ha tutte le capacità per condurre ricerche su aerei ipersonici. Il nostro wind tunnel può supportare la messa a punto di tecnologie ipersoniche e la loro verifica in svariati ambiti: aviazione, aerospazio e militare”, dichiara un commentatore cinese esperto di questioni militari. In questo particolare dominio, ritenuto oggi di importanza strategica, specie nel settore militare da molti Paesi, Italia compresa, la Russia ha testato pochi giorni fa il nuovo sistema missilistico ipersonico aria-superficie KH-47M2 Kinžal (“pugnale” in russo). L’arma progettata per colpire bersagli a una distanza di oltre 2.000 chilometri consente al velivolo lanciatore di rimanere a distanza di sicurezza senza entrare nella zona di difesa aerea del nemico.
L’esistenza del Kinžal è stata rivelata dal presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso all’Assemblea Federale, assieme ad altri quattro tipi di armi strategiche che garantirebbero il vantaggio sugli Stati Uniti. Questi ultimi intanto hanno scoperto, tramite un team della Nasa, un nano-materiale con un’altissima resistenza al calore, che potrebbe essere impiegato per la realizzazione di velivoli ipersonici da oltre 6.000 km/h di velocità, mentre Lockheed Martin sta andando avanti sul velivolo ipersonico SR-72, che potrebbe volare nel 2030 e il cui concept era stato rilasciato nel 2013.