Le Bourget: lo spazio in prima linea
Molte novità anche dal settore spaziale nel primo giorno del salone di Parigi Le Bourget. Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo, ha firmato un accordo con cui acquisisce una partecipazione di minoranza della società francese Airstar Aerospace, leader nella costruzione di dirigibili e strutture flessibili di tutti i tipi e operanti a tutte le altitudini. Le due società uniranno quindi le forze per la realizzazione di Stratobus, un progetto per lo sviluppo di un tipo di dirigibile HAPS (stazione di piattaforma a elevata altitudine) autonomo. Lanciato da Thales Alenia Space nel 2015, il progetto beneficerà delle rispettive aeree di competenza dei due partner con un prototipo di volo che si prevede sarà pronto verso il 2020.
Inoltre, Leonardo ha annunciato un accordo tra la controllata e-GEOS (joint venture tra Telespazio e Asi) e la società statunitense Orbital Insight per la fornitura di servizi satellitari innovativi. Dalla convergenza tra tecnologie spaziali e big data analytics resa possibile da questa intesa, infatti, nasceranno prodotti e servizi nuovi per molteplici applicazioni, dalla gestione delle emergenze all’agricoltura di precisione, dal monitoraggio dell’ambiente alla sicurezza. La collaborazione tra le due aziende consentirà di sfruttare le soluzioni di cloud computing e le innovative tecniche di apprendimento automatico (machine learning) e intelligenza artificiale sviluppate da Orbital Insight per analizzare le immagini satellitari ad altissima risoluzione provenienti dalla costellazione Cosmo-SkyMed, acquisite ed elaborate da e-GEOS, e integrarle con i dati provenienti da altre fonti informative.
E proprio Cosmo-SkyMed quest’anno ha raggiunto un importante traguardo, ovvero i dieci anni di attività . Proprio per celebrare i dieci anni dal primo lancio, avvenuto il 7 giugno 2007 dalla base dell’Aeronautica militare statunitense di Vandenberg, in California, il presidente dell’Asi, Roberto Battiston, ha donato al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in visita all’area italiana, un modellino del satellite del sistema. Â
Al salone di Le Bourget è poi presente un altro fiore all’occhiello dell’industria aerospaziale italiana, il lanciatore Vega. Nello stand di Avio sono presenti i modelli in scala del Vega C, del Vega E, del Vega Light e il nuovissimo modellino dell’SSMS (Small Spacecrafts Mission Service) per lanci multipli di satelliti. Proprio nei giorni scorsi, nello stabilimento Avio di Colleferro, si sono concluse le prove funzionali del primo involucro P120C, il motore a propellente solido, monolitico in fibra di carbonio più grande al mondo, destinato ad equipaggiare i nuovi lanciatori Vega C ed Ariane 6, che voleranno per la prima volta nel 2019 e nel 2020.
I test meccanici sono stati realizzati mediante un banco specificamente sviluppato e realizzato per simulare le condizioni di un vero lancio nello spazio: la pressurizzazione all’interno della camera di combustione, la spinta del motore ed i carichi meccanici derivanti dalle fasi operative del lanciatore. L’involucro tecnologico, equipaggiato e strumentato, è stato sottoposto ad un ciclo di prova fino alla pressione massima di funzionamento del motore e ad una serie di cicli di carico assiali che hanno dimostrato la piena rispondenza del prototipo alle previsioni ingegneristiche del suo comportamento meccanico.
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