Airbus preme per avere la Francia nel caccia europeo di nuova generazione
Due persone vicine al dossier, hanno confermato all’Agenzia Reuters che sono in corso colloqui su un nuovo programma per un velivolo da combattimento europeo di sesta generazione, che, “con ogni probabilità, combinerà sistemi pilotati e non”. Gli ostacoli da superare sono però molti e non solo a livello tecnologico, specie dopo la decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione europea e gli ingenti finanziamenti richiesti da altri programmi militari. “Stiamo già lavorando al concept di un sistema da combattimento di nuova generazione, che include un velivolo pilotato, avviato dalla Germania e seguito con grande interesse dalla Spagna e da altre nazioni”, ha detto Fernando Alonso, responsabile velivoli militari di Airbus Group. “Spero – ha aggiunto, ribadendo quanto già dichiarato recentemente – che la Francia venga coinvolta, perché è interesse di tutti arrivare ad una soluzione comune”.
Airbus, impegnata con Germania e Spagna nel programma Eurofighter, sta dunque facendo pressioni sulla Francia, capofila del programma Rafale, attraverso Dassault, che vorrebbe coinvolta come partner industriale in un nuovo programma europeo.
Un ruolo potrebbe averlo anche la Svezia, con Saab che produce il caccia Gripen. All’ultimo salone di Parigi, Alonso ha poi spiegato che mentre l’Eurofighter, con alcuni nuovi aggiornamenti, potrebbe trovare impiego fino al 2040, altre piattaforme in linea in Europa, come il Tornado e l’F/A-18 saranno presto da rimpiazzare. Volker Thum, direttore dell’associazione delle industrie aerospaziali tedesche ha detto alla Reuters che una cooperazione franco-tedesca costituisce un “elemento chiave dell’accordo”, e che segnali in tal senso già sono arrivati.