Leonardo e MBDA rafforzano l’impegno strategico in Australia
Leonardo ha annunciato che, attraverso la controllata Selex ES Australia, aprirà un nuovo sito in Australia. La sede, fa sapere la società, è un’ulteriore “testimonianza dell’impegno di Leonardo a investire e a rafforzare la propria presenza industriale in Australia”, dove la società è già presente a Melbourne, Victoria, e a Nowra. Per i prossimi 18 mesi è prevista un’ulteriore espansione. L’annuncio è stato diffuso in occasione della fiera internazionale marittima Pacific 2017, dove Leonardo è presente con un proprio spazio.
La nuova sede si trova a Rockingham, a sud di Perth, e sarà un centro regionale dedicato ad attività di ingegneria, integrazione, installazione e assistenza. La vicinanza con i cantieri di Hendersen e di Garden Island permetterà a Leonardo di “presidiare in modo efficace i programmi navali in corso”.
Inoltre, si sottolinea in una nota, faciliterà la collaborazione con le aziende presenti nell’Australia occidentale e consentirà di costruire forti competenze specialistiche, in particolare nell’elettronica per la difesa, complementari alle consolidate capacità di cantieristica navale presenti nella zona. Il sito di Rockingham svolgerà anche un ruolo chiave riguardo al programma navale SEA1442 Phase 4. Nell’ambito del progetto Leonardo fornirà una suite integrata di sistemi di comunicazione allo stato dell’arte per l’aggiornamento e la modernizzazione delle fregate ANZAC australiane. La soluzione include comunicazioni esterne in radio frequenza e comunicazioni tattiche interne, un sistema “in linea di vista” ad alta velocità e un innovativo software di gestione delle comunicazioni. L’aggiornamento di queste capacità getterà le basi per un’architettura navale di riferimento per le future comunicazioni tattiche della Royal Australian Navy e al contempo contribuirà anche a digitalizzare e “mettere in rete” le Forze Armate australiane nell’ambiente marittimo.
“Abbiamo compiuto notevoli sforzi nell’ultimo anno per aumentare significativamente la nostra capacità di presidio locale e per rafforzare la catena di fornitura nazionale. Leonardo ha saputo cogliere le recenti sfide in ambito navale. Ora siamo determinati a dimostrare, da un lato, che gli investimenti nelle competenze e nelle persone siano stati la scelta giusta, dall’altro, che il trasferimento di tecnologia verso il Paese è per noi un aspetto prioritario, al di là delle future opportunità nel navale”, ha commentato Michael Lenton, executive chairman di Selex ES Australia.
Ma questa non è l’unica notizia che arriva in queste ore dall’emisfero australe. Anche la società missilistica MBDA, di cui Leonardo possiede il 25%, ha annunciato la sua intenzione di creare MBDA Australia Pty Ltd, parallelamente alla firma di un Memorandum of Understanding con cinque aziende australiane per costruire su licenza il missile MMP, nel caso questo sistema venisse selezionato nell’ambito del programma terrestre LAND 400 di seconda fase, del valore di 20 miliardi di dollari. Ad aggiungersi alle aziende partner del network australiano di MBDA, sono state Airspeed, Codan Codan Defence Electronics, Pennant Australasia e Trimcast. “Queste società rappresentano le migliori capacità ingegneristiche australiane e siamo lieti della possibilità di lavorare assieme nell’ambito di un programma tanto importante”, ha commentato Andy Watson, managing director MBDA Australia.
Il missile MMP è l’unico Sistema d’arma anti-carro (ATGW) di quinta generazione attualmente in produzione. I piani della società europea prevedono di effettuare in Australia assemblaggio, manutenzione ed evoluzione del sistema. In Australia l’Italia è in gara anche per la fornitura alla marina delle Fregate Multi Missione FREMM, tanto che l’industria italiana ha finanziato lo scorso anno un’intensa campagna, durata 4 mesi, che ha portato la nave “Carabiniere”, nelle dotazioni della Marina militare italiana, fino in Australia, dopo una serie di tappe intermedie in Medio Oriente e Sud Est asiatico.
Il progetto ha visto la collaborazione di Fincantieri, costruttore delle Fregate Multi Missione, di Leonardo, Elettronica e MBDA Italia, che equipaggiano le FREMM con i loro sistemi, compresa la capacità antisom richiesta dall’Australia. Anche in questo caso l’idea è di trasferire in Australia, dove Fincantieri ha aperto nel frattempo una rappresentanza a Canberra, destinata in caso di vittoria a trasformarsi in Fincantieri Australia, significative quote di lavoro.
Eva Lami